Il Papa: “Le ideologie uccidono, urge sviluppare la diplomazia della cultura”

Il Santo Padre incontra il Pontificio Comitato di Scienze Storiche: “Mi piace pensare al rapporto tra la Chiesa e gli storici nei termini di prossimità. C’è infatti una relazione vitale tra la Chiesa e la storia”

Città del Vaticano – Gli storici hanno un impegno importante, perché consiste “nella ricerca della verità storica su scala mondiale, in uno spirito di dialogo con differenti sensibilità storiografiche e con molteplici tradizioni di studi. È bene che collaboriate con altri, espandendo le vostre relazioni scientifiche e umane, ed evitando forme di chiusura mentale e istituzionale. Vi incoraggio a mantenere questo approccio arricchente, fatto di ascolto costante e attento, libero da ogni ideologia – le ideologie uccidono – e rispettoso della verità”.

Queste le parole di Papa Francesco, pronunciate nell’udienza con i membri del Pontificio Comitato di Scienze storiche, ricevuti in Vaticano in occasione del 70mo anniversario dell’istituzione. Il Papa, ribadendo quanto detto dieci anni fa, in occasione del 60mo anniversario del medesimo organo (Nell’incontro e nella collaborazione con ricercatori di ogni cultura e religione, voi potete offrire un contributo specifico al dialogo tra la Chiesa e il mondo contemporaneo), esorta gli storici “a sviluppare quella che chiamerei ‘diplomazia della cultura’. È molto attuale, e oggi tanto più necessaria nel contesto del pericoloso conflitto globale a pezzi in atto, al quale non possiamo assistere inerti. Vi invito pertanto a proseguire nel lavoro di ricerca storica aprendo orizzonti di dialogo, dove portare la luce della speranza del Vangelo, quella speranza che non delude”.

Come più volte detto in questi undici anni di pontificato, Francesco rilancia l’idea del rapporto tra storici e Chiesa in “termini di prossimità”, osservando che “c’è infatti una relazione vitale tra la Chiesa e la storia”. “Su tale aspetto – spiega – san Paolo VI ha sviluppato un’intensa riflessione, ravvisando il punto di incontro privilegiato tra la Chiesa e gli storici nella comune ricerca della verità e nel comune servizio alla verità. Ricerca e servizio”.

“La Chiesa – aggiunge – cammina nella storia, accanto alle donne e agli uomini di ogni tempo, e non appartiene a nessuna cultura particolare, ma desidera vivificare con la testimonianza mite e coraggiosa del Vangelo il cuore di ogni cultura, così da costruire insieme la civiltà dell’incontro. Invece le tentazioni dell’autoreferenzialità individualistica e dell’affermazione ideologica del proprio punto di vista alimentano l’inciviltà dello scontro”. (foto © Vatican Media)

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