UE: verso il mercato unico dei servizi digitali

Il 15 dicembre 2020 è stata presentata la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un mercato unico dei servizi digitali (Digital Service Act – DSA) e che modifica la direttiva 2000/31/CE, poi adottato il 19 ottobre 2022. Questa proposta di regolamento è stata implementata pochi mesi fa e va a coprire un’area legislativa che è rimasta grigia per molti anni. Vediamo come di capire cosa implica questo nuovo regolamento.

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Le aziende interessate

Il regolamento dei servizi digitali è una normativa europea che mira a regolare il funzionamento dei servizi digitali, in particolare i social network, le app e le piattaforme online che gestiscono grandi quantità di dati personali e offrono servizi a milioni di utenti. Il nuovo regolamento UE sostituirà la Direttiva 2000/31/CE e mira a migliorare la trasparenza e la responsabilità delle aziende che operano nel settore dei servizi digitali.

Uno dei punti chiave del nuovo regolamento è l’introduzione di regole più stringenti per i giganti del web, come Facebook, Twitter e Google. Le aziende dovranno fornire maggiori informazioni sulla pubblicità politica, sui dati raccolti dagli utenti e sulla loro gestione, nonché sulla loro attività di moderazione dei contenuti. Inoltre, le aziende dovranno rendere più trasparente la loro attività di moderazione dei contenuti, indicando chiaramente le regole e i criteri che utilizzano per eliminare i contenuti. È inutile osservare come non sia un caso che ciò avvenga a pochi mesi dalle elezioni europee…

Ecco l’elenco completo delle aziende che riceveranno un monitoraggio più attento da parte dell’Unione Europea e regole più severe ai sensi del DSA: Alibaba’s AliExpress, Amazon Marketplace, Apple AppStore, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube, Zalando, Bing e Google Search.

Cosa prevede in concreto il DSA?

Il nuovo regolamento prevede anche la nomina di un rappresentante legale dell’UE per le aziende che non hanno sede nell’UE, ma che offrono servizi ai cittadini europei. Ciò garantirà che queste aziende rispettino le norme europee sulla protezione dei dati personali e sulla moderazione dei contenuti.

Vi è inoltre l’introduzione di nuove norme sulla protezione dei minori online. Le aziende dovranno garantire che i loro servizi siano sicuri per i minori e dovranno adottare misure per prevenire il bullismo e l’incitamento all’odio online. Inoltre, le aziende dovranno anche fornire strumenti per la segnalazione dei contenuti inappropriati.

Con il DSA viene disposta a creazione di un sistema di cooperazione tra le autorità di controllo degli Stati membri dell’UE per garantire una maggiore coerenza nell’applicazione delle norme. Questo per garantire che le aziende operanti nell’UE rispettino le stesse regole ovunque all’interno dell’Unione.

Infine, sono state previste delle sanzioni più severe per le aziende che violano le norme. Le multe possono arrivare fino al 6% del fatturato globale annuo dell’azienda. Questo significa che le aziende dovranno fare attenzione a rispettare le norme europee sulla protezione dei dati personali e sulla moderazione dei contenuti per evitare sanzioni e multe.

In sintesi

Il nuovo regolamento UE sui servizi digitali rappresenta un importante passo avanti per la regolamentazione del mondo digitale. Le aziende dovranno rispettare norme più rigide sulla protezione dei dati personali, sulla moderazione dei contenuti e sulla protezione dei minori online. Inoltre, le nuove norme garantiranno una maggiore trasparenza e responsabilità per le aziende che operano nel settore dei servizi digitali.

Le premesse che hanno dato origine al nuovo regolamento sono:

  • La necessità di proteggere i diritti fondamentali degli utenti online, tra cui la libertà di espressione e la protezione dei dati personali;
  • La necessità di contrastare i contenuti illegali online, come quelli che incitano all’odio e alla violenza;
  • La necessità di garantire una maggiore trasparenza e responsabilità delle aziende che operano nel settore dei servizi digitali.

I cambiamenti chiave che vengono introdotti con l’implementazione del Digital Service Act sono:

  • Regole più stringenti per i giganti del web in materia di pubblicità politica, moderazione dei contenuti e gestione dei dati personali;
  • Nomina di un rappresentante legale dell’UE per le aziende che non hanno sede nell’UE, ma che offrono servizi ai cittadini europei;
  • Nuove norme sulla protezione dei minori online e sulla prevenzione del bullismo e dell’incitamento all’odio;
  • Sistema di cooperazione tra le autorità di controllo degli Stati membri dell’UE per garantire una maggiore coerenza nell’applicazione delle norme;
  • Sanzioni più severe per le aziende che violano le norme, con multe fino al 6% del fatturato globale annuo dell’azienda.