Musk e l’affare Twitter44
Da pochi giorni il social network preferito da politici e opinionisti, Twitter, è diventato proprietà di Elon Musk, la persona più ricca del pianeta. Elon ha fatto aspettare fino all’ultimo per chiudere l’affare e poi si è presentato, in modo alquanto bizzarro ma geniale allo stesso tempo, nel HQ dell’uccellino blu.
L’acquisto per 44 miliardi di dollari è stato finanziato attraverso l’uso di debito per 13 miliardi (incluse banche come Morgan Stanley, Bank of America, Barclays) e il coinvolgimento di differenti partners privati, tra cui Binance. Le sue prime decisioni sono state il licenziamento di diversi alti dirigenti, tra cui il CEO e il CFO, questo per sottolineare la volontà di una visione e volto nuovi.
Vuole rendere Twitter un posto in cui comunicare più liberamente e in modo sano, ma questo non vuol dire che si potrà dire qualsiasi cosa senza pensare che non ci saranno conseguenze. Inoltre, il CEO di Tesla afferma che Twitter diventerà una piattaforma in cui far crescere la propria azienda e rafforzare il proprio brand.
Renderà, anche, le spunte blu degli account verificati a pagamento, probabilmente a fronte di un abbonamento mensile non ancora definito. Questo permetterà al social di avere un continuo flusso di cash nelle proprie casse, senza basarsi esclusivamente sui proventi delle pubblicità, che attualmente compongono il 90% dei ricavi.
Si è teorizzato come Twitter possa diventare un super social simile a Wechat, o come possa diventare una piattaforma di compravendita di NFT, ma ad oggi rimangono molti dubbi sul futuro dell’uccellino blu. Inoltre, la libertà che Elon Musk vuole dare ai suoi utenti si potrebbe scontrare con le leggi Europee che regolano le piattaforme social.
Il futuro di Twitter è per di più incerto, ma una cosa è chiara: ora Twitter è una società privata.