L’India atterra sulla Luna

L’India si unisce all’élite delle nazioni spaziali — Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina — con il recente successo della sua missione lunare Chandrayaan-3. L’evento storico è stato celebrato con entusiasmo da parte dei membri della Indian Space Research Organisation (ISRO), tra gli applausi nella sala di controllo e il sorriso orgoglioso del primo ministro Narendra Modi, che si trovava in Sudafrica per una riunione dei Paesi BRICS. L’intera nazione è stata coinvolta nell’entusiasmo, come dimostrato dai oltre 7 milioni di spettatori che si sono collegati alla diretta streaming su YouTube.

L’India sbarca sulla Luna (illustrazione artistica). @WiredItalia

Il modulo lunare ha eseguito con successo l’allunaggio in una zona vicino al Polo Sud lunare, aprendo nuove frontiere di esplorazione. Il primo ministro Modi ha condiviso la sua gioia, dichiarando che l’India non ha limiti nel suo desiderio di esplorare e scoprire. La fase critica della discesa, definita come “i 15 minuti di terrore”, è stata superata grazie all’uso di algoritmi sofisticati che hanno guidato il lander attraverso una zona accidentata e disseminata di crateri.

Questa impresa rappresenta il secondo tentativo dell’ISRO di atterrare sulla Luna, dopo il fallimento della missione Chandrayaan-2 nel 2019. Tuttavia, l’agenzia ha tratto insegnamenti dal passato e apportato correzioni cruciali al processo di atterraggio, dimostrando una determinazione incrollabile nella ricerca della perfezione scientifica.

Il successo indiano arriva poco dopo il fallimento della sonda russa Luna-25, che ha sperimentato un atterraggio catastrofico. Questo evento pone in evidenza le sfide che il settore spaziale russo sta affrontando e ne riflette la difficile situazione. Curiosamente, nel momento in cui Chandrayaan-3 raggiungeva la Luna con successo, si teneva in Sudafrica una riunione dei Paesi BRICS, con India e Russia presenti. Questa coincidenza mette in luce la diversità delle esperienze spaziali delle due nazioni.

Chandrayaan-3, il cui nome in sanscrito significa “modulo lunare”, ha intrapreso il suo viaggio sei settimane prima del suo storico allunaggio. A differenza delle missioni Apollo degli anni ’60 e ’70, il razzo indiano ha richiesto più tempo per raggiungere la Luna a causa della sua minore potenza. Tuttavia, questa sfida tecnica non ha scoraggiato l’ISRO, che ha dimostrato determinazione nel perseguire la sua missione scientifica.

L’obiettivo principale di Chandrayaan-3 è l’esplorazione del Polo Sud lunare, un’area ancora poco conosciuta e studiata. Il rover a sei ruote porterà avanti questa missione raccogliendo dati sul suolo e sulle rocce lunari, contribuendo in modo significativo alla comprensione scientifica.

Sebbene i finanziamenti per le missioni spaziali indiane siano inferiori rispetto ad altre nazioni, come Stati Uniti e Cina, il paese ha dimostrato una crescente dedizione al settore spaziale. Con un costo di circa 74,6 milioni di dollari, la missione Chandrayaan-3 è un esempio di come l’India stia cercando di realizzare ambiziose imprese spaziali con risorse limitate.

Il successo della missione Chandrayaan-3 rappresenta un trionfo per l’ISRO e l’India, dimostrando il potenziale scientifico e tecnologico del paese. L’evento sottolinea anche le sfide e le opportunità che le nazioni spaziali devono affrontare nel perseguire esplorazioni al di là dei confini terrestri. In un mondo in cui la collaborazione internazionale è fondamentale per il progresso umano, queste imprese spaziali ci ricordano l’importanza di superare le barriere e lavorare insieme nell’esplorazione dell’ignoto.