La Schlein vince le primarie del PD
Il 26 febbraio, Elly Schlein, una ex-europarlamentare di 37 anni, è stata eletta leader del Partito Democratico (PD) diventando la prima donna a guidarlo. Schlein ha sconfitto il favorito Stefano Bonaccini, governatore della regione Emilia-Romagna.
Schlein ha affermato che il PD, avendo faticato a formare un’opposizione forte ai partiti di destra in Italia, diverrà “un problema” per il governo guidato da Giorgia Meloni, premettendo dunque una forte opposizione all’attuale esecutivo.
La nuova segretaria del PD si è distinta per la prima volta all’inizio del 2020 quando il suo piccolo partito Coraggiosa ha svolto un ruolo cruciale nell’impedire alla destra di prendere il potere nella tradizionalmente di sinistra regione Emilia-Romagna.
Le priorità politiche di Schlein nella corsa alla leadership includono un salario minimo, la salute e l’ambiente. Schlein è stata anche vocalmente impegnata su questioni di giustizia sociale ed è stata paragonata in Italia alla deputata di New York, Alexandria Ocasio-Cortez.
Molti sulla sinistra si affidano a Schlein per rilanciare il PD, che si attesta intorno al 17% nei sondaggi, e presentare un avversario valido alla Meloni, il cui partito ha continuato a rafforzarsi da quando è al potere, come dimostrato dalle elezioni regionali nel Lazio e nella Lombardia.
Schlein sostituisce dunque Enrico Letta, il quale aveva annunciato le dimissioni dopo le elezioni che hanno portato la Meloni al potere. La vittoria da parte della nuova segretaria del PD è stata una sorpresa, dato che i sondaggi avevano previsto una vittoria di Bonaccini con un ampio margine.
Tenendo a sottolineare che la Schlein ha avuto l’appoggio e il supporto dell’amministrazione uscente del PD, tra cui Letta, Franceschini, Orlando, Zingaretti, Provenzano e Boccia, aspettiamo di osservare come andrà ad operare come nuova segretaria del PD per poterne giudicare l’operato.