Blinken ammette: “La Cina vuole prendere Taiwan prima del previsto”

Ci si potrebbe limitare al titolo descrivendo così in due righe le ultime dichiarazioni del Segretario di Stato USA Anthony Blinken riguardo la postura di Pechino su Taiwan.

Il cambio di posizione del Dipartimento di Stato Americano è probabilmente il risultato di tre eventi: la visita della Portavoce del Congresso Nancy Pelosi (non voluta ne da Biden ne da Pechino), le decisioni prese durante e dal ventesimo Congresso Nazionale del Partito Comunista cinese ed il fallito tentativo di instaurare una tela di alleanze tra la Cina ed i vari arcipelaghi dell’Oceania.

Infatti, come già delineato in un precedente approfondimento sul sud-est asiatico, l’IPEF di Washington si sarebbe dimostrato fallimentare nel suo tentativo di creare un’impalcatura filo-occidentale solida in Oceania e nell’Indo-Pacifico, ma avrebbe avuto successo nel attrarre la maggioranza dei giocatori appartenenti ai due territori lontano dalla sfera di influenza cinese.

Se non altro perchè senza i sistemi di monitoraggio, che gli USA vorrebbero implementare, contro pirateria e pesca di frodo nel Pacifico, i cinesi devasterebbero definitivamente anche la flora e la fauna dell’Oceania.

Motivo per cui sebbene le soluzioni di breve periodo per gestire l’inalzamento dei livelli del mare siano ancora alla portata degli stessi arcipelaghi con interventi per ora minimi (questi sono centrali per le proposte cinesi vista l’enorme capacità di produzione di cemento e trasporto navale), lo stesso non si può dire per sistemi che pattuglino acque dal fondale vario e pericoloso per molti tipi di navigli come in Oceania e nel sud-est asiatico (centrale nelle proposte USA è un sistema di monitoraggio basato su droni multiuso capaci di pattugliare in modo continuativo le acque del pacifico e registrare eventuali irregolarità).

Per quanto riguarda la visita della Portavoce della Camera dei Rappresentanti del Congresso Nancy Pelosi (avvenuta poco più di una settimana dopo la pubblicazione dell’approfondimento suddetto), questa ha probabilmente avuto conseguenze pesantissime sull’immagine di Xi Jinping.

I motivi sono in realtà banali poichè l’attuale Segretario Generale del PC di Cina e futuro Presidente a vita suona i tamburi di guerra dal 2015, ripetendo come un mantra che le opzioni per Taipei ed il governo dell’Isola di Formosa erano due: “riunificazione pacifica” (vedasi Hong Kong) o invasione e guerra.

La visita della Pelosi, famosa in Cina continentale per aver sostenuto i movimenti di piazza Tienanmen di fine anni ’80 ed essere una pericolosa capitalista (altamente opinabile) sovversiva, era per molti servitori della gleba… ahem… cittadini un occasione perfetta per vedere i toni belligeranti di Xi Jinping prendere forma. In particolare molti avrebbero voluto vedere l’aereo della Air Force USA abbattuto per impedire alla Portavoce di atterrare (anche se probabilmente questa ha raggiunto l’isola in sottomarino).

Si sono dovuti accontentare di un’esercitazione ed un po’ di lanciamissili sulla costa e, insoddisfatti, hanno chiesto di chi fosse la colpa. Pechino si è vista costretta a sostenere che l’esercitazione fosse solo l’inizio, che gli Americani avrebbero dovuto fare attenzione e che Washington avrebbe pagato amaramente questo sgarbo.

In questo caso li prendiamo in parola visto che i segnali dal Ventesimo Congresso del Partito Comunista di Cina sono abbastanza unilaterali.

Costruita nel 1959 la “Grande Sala del Popolo è un enorme aula alta 46,5 metri costruita a Pechino dove ebbe luogo il Congresso del Partito Comunista a partire dal nono nel 1969, dopo il lento declino della salute di Mao Tsetung ed il graduale subentramento di Deng Xiaoping. Photo source: Wikipedia. Fair Use.

Metà del Congresso ha subito un rimpasto che verrà attuato post sessione ed almeno quattro delle figure interne al Comitato Permanente saranno sostituite nuovamente. Questo avviene dopo vari anni di rimbalzi tra generali al comando del PLA, per volontà di uno Xi Jinping preoccupato da un possibile colpo di stato guidato dai militari.

Colpo di stato che secondo alcuni è stato facilitato dagli Americani e stroncato sul nascere alcune settimane fa con la repressione di proteste coordinate in molte città, l’arresto improvviso di vari membri delle forze dell’ordine cinesi e la diffusione di voci di corridoio riguardo un tentato arresto domiciliare dello stesso Xi Jinping.

Ultima problematica sollevata proprio durante il ventesimo Congresso è stata il discorso pronunciato dall’attuale Segretario Generale, e probabilmente futuro dittato… Presidente a vita, in cui questi ha annunciato la necessità di accelerare la modernizzazione delle forze armate e la necessità di riunificare Taiwan, anche con la forza.