Anche il re del Bahrein pronto a mediare tra Mosca e Kiev

Il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa è pronto a mediare tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato l’ambasciata del Bahrein a Mosca alla Tass: “Sua Maestà il re Hamad bin Isa Al Khalifa del Bahrein ribadisce la disponibilità del Bahrein ad agire da intermediario tra Russia e Ucraina per fermare il conflitto”, ha precisato l’ambasciata.

Papa Francesco incontra re Hamad bin Isa Al Khalifa al Palazzo Reale di Sakhir in Bahrain. (@VaticanMedia)

Missione in parte riuscita quindi per Papa Francesco, che in questi giorni si trova proprio in Bahrein. “Questo è un tempo in cui cercare alleati alla causa della pace e della fraternità”, aveva detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede presentando il 39mo Viaggio Apostolico.

La risoluzione della guerra in Ucraina resta infatti tra le priorità del Santo Padre. Prova ne sono anche i diversi appelli alla pace rilanciati anche dalla penisola arabica nelle ultime ore.

Il Pontefice ha nuovamente ribadito il fermo rifiuto verso le ingenti spese militari sostenute dai governi: “Rifiutiamo la logica delle armi e invertiamo la rotta, tramutando le ingenti spese militari in investimenti per combattere la fame, la mancanza di cure sanitarie e di istruzione”.

Ha inoltre riaffermato un forte “Oriente e Occidente assomigliano sempre più a due mari contrapposti. Noi, invece, siamo qui insieme perché intendiamo navigare nello stesso mare, scegliendo la rotta dell’incontro anziché quella dello scontro”.

In quest’occasione anche il grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayyeb, si è unito agli appelli del pontefice in occasione del “Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence”. La massima autorità sunnita si rivolge apertamente ai propri confratelli sciiti: “Sediamoci insieme allo stesso tavolo per superare le differenze e rafforzare la questione islamica e l’unità delle posizioni realistiche, che soddisfano gli scopi dell’Islam e della sua legge, e vietano ai musulmani di ascoltare gli appelli di divisione e discordia; e per guardarsi dal cadere nelle trappole che causano instabilità nelle nazioni, dall’uso della religione per raggiungere un fine etnico o settario, e dall’interferire negli affari interni per indebolire la sovranità degli stati o per usurparne le terre”.

Il passo in avanti fatto ora dal monarca del Bahrein conferma l’altra faccia della visita del Papa: oriente e occidente uniti nel promuovere la pace nel vecchio continente. E non solo.