9 febbraio: Sant’Apollonia, vergine e martire
Oggi la Chiesa commemora una giovane martire egiziana, patrona dei dentisti

Ad Alessandria d’Egitto, commemorazione di sant’Apollonia, vergine e martire, che dopo molte e crudeli torture ad opera dei suoi persecutori, rifiutandosi di proferire parole sacrileghe, preferì essere mandata al rogo piuttosto che rinnegare la fede. (dal Martirologio)
La storia del martirio di Santa Apollonia ci è giunta tramite il racconto da Eusebio di Cesarea, il quale riporta un brano della lettera del vescovo Dionigi di Alessandria, indirizzata a Fabio di Antiochia, in cui si narrano gli avvenimenti dei quali era stato testimone.
Tra il 249 e il 250, in Alessandria d’Egitto, scoppiò una sommossa popolare contro i cristiani, eccitata da un indovino pagano. Apollonia, un’anziana donna cristiana non sposata che aveva aiutato i cristiani e fatto opera di apostolato, fu catturata tra gli altri e venne percossa al punto di farle cadere i denti.
Secondo la tradizione popolare le furono divelti i denti con le tenaglie. Fu poi preparato un gran fuoco per bruciarla viva se non avesse abiurato. Riuscita a liberarsi con un’astuzia dalle mani della plebe, si lanciò da sé tra le fiamme, dove morì, ritenendo senza dubbio che il suicidio non costituisse una colpa in quella situazione.
Il corpo della martire, secondo alcuni racconti, sarebbe stato ridotto in cenere. Una Passio latina trasferisce questo martirio in Roma, durante il governo dell’imperatore Giuliano.
È stata tale la devozione per la santa martire Apollonia, che dal Medioevo in poi si moltiplicarono i suoi denti-reliquie miracolosi, venerati dai fedeli e custoditi nelle chiese e oratori sacri dell’Occidente; al punto che papa Pio VI, che era molto rigido su queste forme di culto, fece raccogliere tutti quei denti e, deposti in un bauletto che raggiunse il peso di circa tre chili, li fece gettare nel Tevere.
Questo episodio ci aiuta a capire quanta impressione, meraviglia e ammirazione, suscitò il martirio della santa nel mondo cristiano, per i suoi aspetti singolari. La sua festa si celebra sin dall’antichità il 9 febbraio.
A causa della tradizione secondo la quale le furono estirpati i denti, santa Apollonia è raffigurata nell’iconografia come una giovane vergine che tiene in mano una tenaglia che stringe un dente. È invocata dai fedeli che soffrono di malattie ai denti ed è patrona dei dentisti.
ALtri Santi che la Chiesa commemora il 9 febbraio
Santi Martiri di Alessandria d’Egitto – Ad Alessandria, passione di moltissimi santi martiri uccisi dagli ariani con vari generi di supplizi, mentre in chiesa celebravano l’Eucaristia. (dal Martirologio)
Santi Primo e Donato, diaconi e martiri – A Lemelléfa in Africa settentrionale, commemorazione dei santi Primo e Donato, diaconi e martiri, anch’essi uccisi dagli eretici in chiesa, mentre cercavano di difendere l’altare. (dal Martirologio)
San Marone, eremita – Su un monte presso Apamea in Siria, san Marone, eremita, totalmente dedito all’aspra penitenza e alla contemplazione, presso il cui sepolcro fu eretto un celebre monastero, da cui ebbe poi origine una comunità cristiana che da lui prese il nome. (dal Martirologio)
San Teliavo, vescovo e abate – Nel monastero di Llandaff in Galles, san Teliavo, vescovo e abate, le cui illustri opere celebrano molte chiese in Galles, in Cornovaglia e in Bretagna. (dal Martirologio)
San Sabino, vescovo – A Canosa in Puglia, san Sabino, vescovo, che fu amico di san Benedetto e venne inviato a Costantinopoli come legato della sede Romana per difendere la retta fede dall’eresia monofisita. (dal Martirologio)
Sant’Ansberto, abate – Ad Hautmont sulla Sambre nell’Hainault, nel territorio dell’odierna Francia, transito di sant’Ansberto, che fu abate di Fontenelle e poi vescovo di Rouen, relegato in esilio dal re Pipino. (dal Martirologio)
Sant’Altone, abate – Nella Baviera, in Germania, commemorazione di sant’Altone, abate, che, di origine irlandese, costruì nei boschi di questa regione un monastero, che da lui prese poi il nome. (dal Martirologio)
San Rainaldo, vescovo – A Nocera Umbra, san Rainaldo, vescovo, già monaco camaldolese di Fonte Avellana, che, pur svolgendo l’ufficio episcopale, conservò con fermezza le abitudini della vita monastica. (dal Martirologio)
San Michele (Francesco Luigi) Febres Cordero, religioso – A Premiá de Mar presso Barcellona in Spagna, san Michele (Francesco Luigi) Febres Cordero, religioso dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che nella città di Cuenca in Ecuador per circa quarant’anni promosse gli studi letterari e poi in Spagna si applicò con semplicità d’animo alla piena osservanza della regola. (dal Martirologio)
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