8 marzo: San Giovanni di Dio, religioso

Oggi si ricorda un religioso che fu il fondatore dell’Ordine ospedaliero, detto dei Fatebenefratelli

San Giovanni di Dio, religioso: di origine portoghese, desideroso di maggiori traguardi dopo una vita da soldato trascorsa tra i pericoli, con carità instancabile si impegnò a servizio dei bisognosi e degli infermi in un ospedale da lui stesso fatto costruire e unì a sé dei compagni, che poi costituirono l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio. In questo giorno a Granada in Spagna passò al riposo eterno. (dal Martirologio)

Nato a Montemor-o-Novo l’8 marzo 1495, all’età di 8 anni, assieme a un chierico si allontanò dalla casa paterna e giunse in Spagna, dove ad Oropesa (Toledo) fu accolto dalla famiglia di Francisco Cid, detto “el Mayoral”.

Ad Oropesa trascorse gran parte della sua vita. Fino a 27 anni Juan si dedicò alla pastorizia poi si arruolò, partecipando come soldato, a due battaglie, una prima a Pavia dalla parte di Carlo V contro Francesco I e successivamente contro i Turchi, a Vienna.

Finita la vita militaresca, finché ebbe soldi vagò per mezza Europa giungendo fino in Africa a fare il bracciante e poi fece il venditore ambulante a Gibilterra. Infine, nel 1537 si stabilì a Granada e aprì una piccola libreria. Avvertiva già una grande vocazione per Gesù nell’assistenza dei poveri e dei malati, ma fu allora che Giovanni mutò radicalmente indirizzo alla propria vita, in seguito a una predica di san Giovanni d’Avila.

Attraversò una grande crisi di fede, distrusse la sua libreria, andò in giro per la città agitandosi e rotolandosi per terra e rivolgendo ai passanti la frase che sarebbe divenuta l’emblema della sua vita: «Fate (del) bene, fratelli, a voi stessi».

Considerato pazzo fu rinchiuso nell’Ospedale Reale di Granada, da dove uscì qualche mese dopo rasserenato e intenzionato ad assecondare la sua vocazione religiosa.

Dopo essersi posto sotto la guida di Giovanni d’Avila, si recò in pellegrinaggio al Santuario della Vergine di Guadalupe e, tornato a Granada, diede inizio alla sua opera di assistenza ai poveri, malati e bisognosi.

Nonostante le diffidenze iniziali, si unirono a lui altre persone, che si dedicarono completamente all’assistenza ai malati. Il suo modo di chiedere la carità era molto originale, infatti era solito dire: Fate del bene a voi stessi! Fate bene, fratelli!.

Fondò il suo primo ospedale, organizzò l’assistenza secondo le esigenze di quelli che considerava i suoi poveri. L’Arcivescovo di Granada gli cambiò il nome in Giovanni di Dio. Si impegnò anche nei confronti delle prostitute, aiutandole a reinserirsi nella società. Morì l’8 marzo 1550, nello stesso giorno del suo compleanno.

Altri Santi che la Chiesa commemora l’8 marzo

San Ponzio, diacono – Commemorazione di san Ponzio, che fu a Cartagine diacono di san Cipriano, di cui fino alla morte fu compagno in esilio, lasciando un mirabile resoconto della sua vita e del suo martirio. (dal Martirologio)

Santi Apollonio e Filemone, martiri – Presso Antinoe in Egitto, santi Apollonio e Filemone, martiri. (dal Martirologio)

San Provino, vescovo – A Como, san Provino, vescovo, che, fedele discepolo di sant’Ambrogio, preservò dall’eresia ariana la Chiesa a lui affidata. (dal Martirologio)

San Senáno, abate – Nell’isola di Scattery in Irlanda, san Senáno, abate. (dal Martirologio)

San Felice, vescovo – A Dunwich in Inghilterra, san Felice, vescovo, che, originario della Burgundia, evangelizzò gli Angli orientali all’epoca del re Sigeberto. (dal Martirologio)

San Teofilatto, vescovo – A Nicomedia in Bitinia, nell’odierna Turchia, san Teofilatto, vescovo, che, colpito dall’esilio a causa del culto delle sacre immagini, morì a Stróbilon nella Caria. (dal Martirologio)

Sant’Unfredo, vescovo – Nel territorio di Thérouanne in Francia, sant’Unfredo, vescovo, che, dopo la distruzione della città da parte dei Normanni, si premurò senza sosta di raccogliere e confortare il suo gregge. (dal Martirologio)

San Litifredo, vescovo – A Pavia, san Litifredo, vescovo. (dal Martirologio)

San Duthac, vescovo – Nella cittadina di Tayne in Scozia, deposizione di san Duthac, vescovo di Ross. (dal Martirologio)

San Veremondo, abate – Presso Estella nella Navarra, in Spagna, san Veremondo, abate di Irache, che, monaco fin da tenera età, spinto da desiderio di perfezione spronò con l’esempio i suoi monaci dedicandosi ai digiuni e alle veglie. (dal Martirologio)

Santo Stefano, abate – A Obazine presso Limoges in Aquitania, in Francia, santo Stefano, primo abate del locale monastero, che, alla ricerca di Dio, associò nell’Ordine Cistercense i tre monasteri da lui fondati. (dal Martirologio)

San Paciano, vescovo – A Barcellona nella Spagna settentrionale, san Paciano, vescovo, che, nel predicare la fede, affermava che il suo nome era cristiano e cattolico il suo cognome. (dal Martirologio)

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