28 luglio: Santi Prócoro, Nicánore, Timone, Pármenas e Nicola

La Chiesa commemora oggi i primi diaconi, eletti dagli apostoli per aiutarli nelle opere di carità e nell’assistenza ai bisognosi

Commemorazione dei santi Prócoro, Nicánore, Timone, Pármenas e Nicola proselito di Antiochia, che furono tra i sette, pieni di Spirito e di sapienza, scelti dalla moltitudine dei discepoli e ai quali gli Apostoli imposero le mani per svolgere il ministero a servizio dei bisognosi. (dal Martirologio)

La Chiesa ricorda oggi i primi diaconi. Come si legge nel Nuovo Testamento, vennero scelti dagli apostoli, fra i discepoli perché li aiutassero nel servizio dei poveri di cui si parla Atti 6,5. Il Nuovo Testamento, tuttavia non ne riporta altro che il nome.

La loro memoria è stata tramandata grazie alla citazione nei sinassari bizantini; il cardinal Cesare Baronio, storico della Chiesa, decise di importarla nel calendario cattolico.

In realtà nessuna tradizione era legata al loro ricordo, ma secondo alcuni anch’essi sarebbero morti martiri insieme a Santo Stefano e ad una moltitudine di altri compagni.

Altri Santi che la Chiesa commemora il 28 luglio

San Vittore I, papa – A Roma, san Vittore I, papa, africano, che stabilì che la santa Pasqua fosse celebrata da tutte le Chiese la domenica seguente la Pasqua giudaica. (dal Martirologio)

Santi Martiri della Tebaide d’Egitto – Commemorazione di molti martiri che nella Tebaide in Egitto patirono durante la persecuzione degli imperatori Decio e Valeriano, quando i nemici con astuzia cercavano di escogitare per i cristiani, pur desiderosi di morire di spada per il nome di Cristo, supplizi che ne ritardassero la morte, mirando a trucidare le loro anime ancor più dei loro corpi. (dal Martirologio)

Sant’Acacio, martire – A Mileto in Caria, nell’odierna Turchia, sant’Acacio, martire, sotto l’imperatore Licinio. (dal Martirologio)

Santi Nazario e Celso, martiri – A Milano, santi Nazario e Celso, martiri, i cui corpi furono rinvenuti da sant’Ambrogio. (dal Martirologio)

San Cameliano, vescovo – A Troyes in Francia, san Cameliano, vescovo, che fu discepolo di san Lupo e suo successore. (dal Martirologio)

San Sansone, abate e vescovo – A Dol in Bretagna, san Sansone, abate e vescovo, che propagò in questa regione il Vangelo e la disciplina monastica, che aveva appreso in Galles dall’abate sant’Iltudo. (dal Martirologio)

San Botvido, martire – In Svezia, san Botvido, martire, che, svedese di nascita e battezzato in Inghilterra, si dedicò all’evangelizzazione della sua patria, finché fu ucciso dall’uomo che lui stesso aveva riscattato dalla schiavitù. (dal Martirologio)

San Melchiorre García Sanpedro, vescovo – Nella città di Nam Dinh nel Tonchino, ora Viet Nam, san Melchiorre García Sanpedro, vescovo dell’Ordine dei Predicatori e martire, che, messo per Cristo sotto strettissima prigionia, fu fatto a pezzi per ordine dell’imperatore Tu Duc. (dal Martirologio)

San Pietro Poveda Castroverde, sacerdote e martire – A Madrid in Spagna, san Pietro Poveda Castroverde, sacerdote e martire, che per la diffusione dei valori cristiani fondò l’Istituto Teresiano e, all’inizio della persecuzione contro la Chiesa, fu ucciso in odio alla fede, offrendo a Dio una luminosa testimonianza. (dal Martirologio)

San Giacomo Ilario (Emanuele) Barbal Cosán, religioso – A Tarragona ancora in Spagna, san Giacomo Ilario (Emanuele) Barbal Cosán, religioso dei Fratelli delle Scuole Cristiane, martire, che, con il dilagare della persecuzione, fu condannato a morte in odio alla Chiesa. (dal Martirologio)

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