27 maggio: Sant’Agostino, vescovo di Canterbury

Venerato come santo da cattolici e anglicani, è conosciuto anche come l’Apostolo d’Inghilterra

Sant’Agostino, vescovo di Canterbury in Inghilterra, che fu mandato dal papa san Gregorio Magno insieme ad altri monaci a predicare la parola di Dio agli Angli: accolto con benevolenza da Edilberto re del Kent, imitò la vita apostolica della Chiesa delle origini, convertì il re e molti altri alla fede cristiana e istituì in questa terra numerose sedi episcopali. Morì il 26 maggio. (dal Martirologio)

Dopo l’invasione dei Sassoni (V-VI secolo), in Britannia si era diffuso il paganesimo e l’idolatria, in precedenza soppiantati dal cristianesimo. La situazione vide un’inversione di tendenza quando il re del Kent Etelberto, sposò Berta, figlia del cristiano Cariberto I, re di Parigi e pupilla di san Gregorio di Tours al tempo in cui aveva occupato un posto eminente alla corte dei Merovingi.

Ella portò con sé il cappellano e vescovo di Senlis Liudhard (Luidardo). La piccola comunità cattolica, con l’appoggio della regina e la tolleranza del marito, poté erigere, o forse solo restaurare, una chiesa a Canterbury, che fu dedicata a san Martino di Tours, patrono della famiglia della regina (i Merovingi).

Etelberto, interessato al nuovo culto, chiese a papa Gregorio I di inviare dei missionari, il quale affidò il compito a un gruppo di quaranta monaci benedettini del monastero romano di Sant’Andreasul Celio, di cui Agostino era priore. Partito nel 597, Agostino raggiunse la Provenza ma, spaventato dai racconti che facevano i Sassoni su di un popolo crudele e intollerante, tornò a Roma, rinunciando all’incarico.

Il pontefice riuscì però a rincuorarlo e alla fine Agostino raggiunse l’isola di Thanet, accolto dal re in persona. Egli lo accompagnò a Canterbury e qui il monaco fu messo a capo della comunità. In breve tempo, lo stesso sovrano e migliaia di sudditi (secondo la tradizione, circa 10.000) chiesero il battesimo. Agostino rimaneva nel frattempo in contatto con il papa, elencando i successi conseguiti e chiedendo consigli.

Nel 601 Mellito, Giusto e altri portarono, assieme alle risposte del Papa, dei libri, alcune reliquie ma soprattutto il pallium simbolo del servizio arcivescovile. Da questo momento Agostino divenne primate d’Inghilterra. Gregorio I indicò al nuovo arcivescovo di ordinare quanto prima dodici nuovi vescovi ausiliari e di inviare un vescovo a York. Nel 604 Agostino consacrò Mellito vescovo di Londra e Giusto vescovo di Rochester.

Seguendo le disposizioni del papa in materia di luoghi di culto, Agostino riconsacrò e ricostruì una vecchia chiesa a Canterbury, che divenne cattedrale e fondò un monastero. La Scuola reale di Canterbury attribuisce ad Agostino la propria fondazione, il che ne farebbe la scuola più antica del mondo, anche se le prime fonti documentarie risalgono al XVI secolo[2].

Agostino cercò, senza successo, di riunire le comunità evangelizzate dai monaci irlandesi alle nuove, direttamente dipendenti da Roma, ma solo dopo il sinodo di Whitby del 664 la Chiesa celtica rinuncerà alle sue tradizioni. L’opera risultò in effetti molto difficoltosa e vide numerosi insuccessi. L’attività del santo fu tuttavia importante perché alla base dell’evangelizzazione della Gran Bretagna.

Morì il 26 maggio 604 e fu sepolto a Canterbury, nella chiesa dell’abbazia dedicata ai santi Pietro e Paolo, oggi abbazia di Sant’Agostino (fonte Cathopedia).

Altri Santi che la Chiesa commemora il 27 maggio

San Giulio, martire – A Silistra in Mesia, nell’odierna Bulgaria, san Giulio, martire, che, veterano dell’esercito ormai in pensione, fu arrestato in tempo di persecuzione dagli ufficiali e portato davanti al governatore Massimo e, avendo disprezzato in sua presenza gli idoli e confessato con grande fermezza la fede di Cristo, fu punito con la condanna a morte. (dal Martirologio)

San Restituto, martire – A Roma al sedicesimo miglio della via Nomentana, san Restituto, martire. (dal Martirologio)

Sant’Eutropio, vescovo – A Orange in Provenza, in Francia, sant’Eutropio, vescovo. (dal Martirologio)

San Bruno, vescovo – A Würzburg nella Franconia in Germania, san Bruno, vescovo, che restaurò la chiesa cattedrale, riformò il clero e spiegò al popolo le Sacre Scritture. (dal Martirologio)

San Gausberto, sacerdote ed eremita – Nel monastero di Montsalvy presso Clermont-Ferrand nell’Aquitania, in Francia, san Gausberto, sacerdote ed eremita, per la cui opera quel luogo, in precedenza selvaggio, divenne un ospizio per l’accoglienza ai pellegrini. (dal Martirologio)

Sante martiri Barbara Kim, vedova, e Barbara Yi, vergine – A Seul in Corea, sante martiri Barbara Kim, vedova, e Barbara Yi, vergine dell’età di quindici anni: entrambe detenute in carcere per la fede in Cristo, morirono di peste. (dal Martirologio)

Sant’Atanasio Bazzekuketta, martire – In località Nakiwubo in Uganda, sant’Atanasio Bazzekuketta, martire, che, giovane della casa reale, essendo stato da poco battezzato, mentre veniva condotto con gli altri al luogo del supplizio per aver accolto la fede di Cristo, implorò i carnefici di ucciderlo subito e, preso a bastonate, portò a compimento il suo martirio. (dal Martirologio)

San Gonzaga Gonza, martire – In località Lubawo sempre in Uganda, san Gonzaga Gonza, martire, che, domestico del re, mentre veniva condotto in catene al rogo, fu trafitto con le lance dai carnefici. (dal Martirologio)

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