27 gennaio: Sant’Angela Merici, vergine

Oggi la Chiesa ricorda la fondatrice italiana della Compagnia delle dimesse di sant’Orsola

Sant’Angela Merici, vergine, che dapprima prese l’abito del Terz’Ordine di San Francesco e radunò delle giovani da formare alle opere di carità; quindi, istituì sotto il nome di sant’Orsola un Ordine femminile, cui affidò il compito di cercare la perfezione di vita nel mondo e di educare le adolescenti nelle vie del Signore; infine, a Brescia rese l’anima a Dio. (dal Martirologio)

Nacque da Giovanni, di piccola nobiltà bresciana decaduta e da Caterina dei Bianchi di Salò, a Desenzano del Garda, una piccola città sulla costa sud-ovest del Lago di Garda in Lombardia, in una casa ai piedi del Castello, nel territorio dell’allora Repubblica di Venezia. Dopo qualche tempo la famiglia si trasferì alle Grezze, nel retroterra del borgo.

Rimase orfana all’età di dieci anni e insieme con l’ultima sorella si trasferì a casa di suo zio nella vicina città di Salò.

Quando sua sorella morì improvvisamente senza aver ricevuto unzione degli infermi, la giovane Angela ne fu molto angosciata; divenne terziaria francescana e accrebbe enormemente le sue preghiere e mortificazioni per la pace dell’anima di sua sorella, di cui pregò Dio di rivelarne la condizione; si narra che fu consolata da una visione nella quale sua sorella era in compagnia degli angeli in Paradiso.

Quando lei aveva vent’anni suo zio morì e lei tornò alla casa paterna a Desenzano. Convinta che il maggior bisogno ai suoi tempi era dare una migliore istruzione nei rudimenti della religione cattolica alle giovani ragazze, trasformò la sua casa in una scuola dove, a intervalli stabiliti, riuniva quotidianamente delle bambine di Desenzano e insegnava loro il catechismo.

La vita della santa narra che un giorno, mentre era in estasi, ebbe una visione in cui le fu rivelato che doveva fondare un’associazione di vergini che dovevano dedicare le loro vite all’educazione religiosa delle giovani ragazze. Dopo aver fondato una scuola a Desenzano, fu invitata nella città vicina, Brescia, per fondarvi una scuola simile. Angela accettò felicemente l’invito e giunse a Brescia nel 1516.

Nel 1524, durante un pellegrinaggio in Terra Santa, divenne improvvisamente cieca mentre era sull’isola di Creta, ma continuò il suo viaggio sui luoghi santi e guarì al suo ritorno mentre stava pregando davanti a un crocifisso nello stesso posto dove era stata colpita dalla cecità poche settimane prima.

Nel Giubileo del 1525, si recò a Roma per ottenere l’indulgenza, papa Clemente VII che aveva sentito parlare di lei e del suo successo come insegnante religiosa di giovani ragazze, la invitò a restare a Roma; ma Angela, che scansava la pubblicità, ritornò a Brescia.

Il 25 novembre 1535, Angela scelse 28 vergini e pose le fondamenta dell’ordine delle Orsoline in una piccola casa vicino la Chiesa di Santa Afra a Brescia. La Regola della Compagnia di Sant’Orsola è approvata l’8 agosto 1536 da Lorenzo Muzio, Vicario Generale del Vescovo di Brescia cardinal Francesco Cornaro. Il 18 marzo 1537 Angela venne eletta “Superiora e Madre Generale” a vita. Alla fine del 1539 detta i Legati e i Ricordi quale testamento spirituale indirizzato alle Madri e Governatrici della Compagnia. Angela muore il 27 gennaio 1540, quando la Compagnia contava circa 150 figlie.

Il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Santa Afra a Brescia. Fu beatificata nel 1768 da Clemente XIII e canonizzata nel 1807 da Pio VII.

Altri Santi che la Chiesa commemora il 27 gennaio

San Giuliano, martire – A Sora nel Lazio, commemorazione di san Giuliano, martire, che si tramanda abbia subito il martirio al tempo dell’imperatore Antonino. (dal Martirologio)

San Giuliano, vescovo – A Le Mans nella Gallia lugdunense, nell’odierna Francia, san Giuliano, che si ritiene primo vescovo di questa città. (dal Martirologio)

Santa Devota, vergine e martire – A Biguglia in Corsica, commemorazione di santa Devota, vergine e martire. (dal Martirologio)

San Mario, abate – Nel monastero di Beuvoux nel territorio di Sisteron in Francia, san Mario, abate. (dal Martirologio)

Deposizione di san Vitaliano, papa – A Roma presso san Pietro, deposizione di san Vitaliano, papa, che si occupò con particolare impegno della salvezza degli Angli. (dal Martirologio)

Transito di san Teodorico, vescovo – Tonnerre in Borgogna, nell’odierna Francia, transito di san Teodorico, vescovo di Orléans, che terminò la sua vita mentre si recava in visita alle basiliche degli Apostoli. (dal Martirologio)

Transito di san Gilduino, diacono – A Chartres in Francia, transito di san Gilduino, diacono di Dôle in Bretagna: eletto vescovo ancora molto giovane, rifiutò al cospetto del papa san Gregorio VII un così grande onore ritenendosene indegno e, nel far ritorno da Roma, assalito dalle febbri pose termine in questa regione al suo pellegrinaggio terreno. (dal Martirologio)

San Giovanni Maria, detto l’Anziano – Vicino a Mengo in Uganda, passione di san Giovanni Maria, detto per la maturità d’animo Muzei, l’Anziano: domestico del re, una volta divenuto cristiano non volle sottrarsi alla persecuzione, ma professò spontaneamente davanti al primo ministro del re Mwenga la sua fede in Cristo e fu perciò decapitato, ultima vittima di quella persecuzione. (dal Martirologio)

Sant’Enrico de Ossó y Cervelló, sacerdote – Nella cittadina di Gilet nella provincia di Valencia in Spagna, sant’Enrico de Ossó y Cervelló, sacerdote, che per provvedere alla formazione delle fanciulle fondò la Società di Santa Teresa di Gesù; rimosso in seguito da essa, trascorse i restanti anni della sua vita in un convento dei Frati Minori. (dal Martirologio)

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