25 giugno: San Massimo di Torino, vescovo

La Chiesa ricorda oggi il primo vescovo dell’Arcidiocesi di Torino di cui si conosca il nome. Viene considerato il fondatore della diocesi del capoluogo piemontese dal 398

A Torino, san Massimo, primo vescovo di questa sede, che con la sua parola di padre chiamò folle di pagani alla fede di Cristo e le guidò con la celeste dottrina al premio della salvezza. (dal Martirologio)

Le notizie sulla vita di San Massimo sono poche e vaghe. Nacque probabilmente nella regione alpina della Rezia, nella seconda metà del IV secolo: in un passaggio del suo Sermone 81, sostiene infatti di essere stato testimone del martirio di tre sacerdoti missionari, avvenuto nel 397 nella zona retica dell’Anaunia (Val di Non). Il sacerdote Gennaio, storico cristiano marsigliese, nel suo “De viris illustribus” riferisce inoltre che San Massimo visse durante il regno di Teodosio il Giovane (379-395) ed Onorio (395-423).

Fu discepolo di sant’Eusebio di Vercelli fondatore della cattedra episcopale di Torino; da questi fu chiamato a guidare la cristianità torinese. Solo due date della sua vita sono però stabilite storicamente:

Nel 451 prese parte al Sinodo di Milano, ove i vescovi dell’Italia settentrionale accettarono l’epistola dogmatica di Papa Leone I, che stabiliva la dottrina ortodossa dell’Incarnazione contro le tesi dei Nestoriani o degli Eutichiani. Fra i diciannove firmatari, Massimo era l’ottavo: essendo l’ordine determinato in base all’età, si deduce che il vescovo torinese avesse allora circa settant’anni.

La seconda data conosciuta è il 465, in occasione del Sinodo di Roma, cui presenziò[4]. In tal caso, la firma di Massimo segue immediatamente quella di Papa Ilario, dimostrando così che era il più anziano dei 48 vescovi presenti. La storia non menziona più Massimo dopo il 465: è possibile supporre che sia morto non molto tempo dopo. Molti storici, però, ritengono che la sua morte sia avvenuta già attorno al 420.

Le sue reliquie sono conservate nella Basilica di San Massimo a Collegno (Torino), una delle più antiche chiese cristiane del Piemonte e, molto probabilmente, sede vescovile dello stesso Massimo. (fonte Cathopedia)

Altri Santi che la Chiesa commemora il 25 giugno

San Prospero d’Aquitania, monaco – Commemorazione di san Prospero d’Aquitania, che, versato nella filosofia e nelle lettere, condusse con la moglie una vita virtuosa e temperante e, fattosi monaco a Marsiglia, difese strenuamente contro i pelagiani la dottrina di sant’Agostino sulla grazia di Dio e sul dono della perseveranza, svolgendo anche a Roma la mansione di cancelliere del papa san Leone Magno. (dal Martirologio)

San Prospero, vescovo – A Reggio Emilia, san Prospero, vescovo. (dal Martirologio)

Santa Tigride, vergine – A Maurienne in Gallia, ora in Francia, santa Tigride, vergine, che promosse in questo luogo con grande zelo il culto di san Giovanni il Precursore. (dal Martirologio)

San Moloc o Luano, vescovo – A Rosemarkie in Scozia, san Moloc o Luano, vescovo. (dal Martirologio)

Santa Eurosia, vergine e martire – A Jaca nella Spagna settentrionale, santa Eurosia, vergine e martire. (dal Martirologio)

Sant’Adalberto, diacono e abate – A Egmond in Frisia, nell’odierna Olanda, sant’Adalberto, diacono e abate, che aiutò san Villibrordo nell’evangelizzazione. (dal Martirologio)

San Guglielmo, abate – A Goleto presso Nusco in Campania, san Guglielmo, abate, che, pellegrino dalla città di Vercelli, fattosi povero per amore di Cristo, fondò su invito di san Giovanni da Matera il monastero di Montevergine, in cui accolse con sé dei compagni che istruì nella sua profonda dottrina spirituale, e aprì molti altri monasteri sia di monaci sia di monache nelle regioni dell’Italia meridionale. (dal Martirologio)

Santi Domenico Henares, vescovo , e Francesco Do Minh Chieu, martiri – Nella città di Nam Dinh nel Tonchino, ora Viet Nam, santi Domenico Henares, vescovo dell’Ordine dei Predicatori, e Francesco Do Minh Chieu, martiri, dei quali il primo propagò per quarantanove anni la fede cristiana, il secondo, catechista, operò assiduamente con lui: entrambi furono decapitati insieme per Cristo sotto l’imperatore Minh Mang. (dal Martirologio)

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