24 ottobre: Sant’Antonio Maria Claret, vescovo

Oggi si ricorda un arcivescovo missionario fondatore delle congregazioni dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria e delle Religiose di Maria Immacolata

Sant’Antonio Maria Claret, vescovo: ordinato sacerdote, per molti anni percorse la regione della Catalogna in Spagna predicando al popolo; istituì la Società dei Missionari Figli del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine e, divenuto vescovo di Santiago nell’isola di Cuba, si adoperò con grande merito per la salvezza delle anime. Tornato in Spagna, sostenne ancora molte fatiche per la Chiesa, morendo infine esule tra i monaci cistercensi di Fontfroide vicino a Narbonne nella Francia meridionale. (dal Martirologio)

Venne ordinato sacerdote il 13 giugno 1835: si recò a Roma e tentò di farsi inviare nelle terre di missione ma, a causa della sua salute cagionevole, venne rifiutato sia dalla Congregazione Propaganda Fide che dai gesuiti.

Tornato in Spagna, si dedicò all’organizzazione delle missioni popolari in Catalogna e nelle Canarie, guadagnandosi la fama di grande predicatore: il 16 luglio 1849 fondò a Vich la Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (C.M.F.), dedita all’apostolato e soprattutto all’attività missionaria.

Fu nominato da papa Pio IX arcivescovo di Santiago di Cuba il 20 maggio 1850 e consacrato il 6 ottobre dello stesso anno dal vescovo Llucià Casadevall i Duran. Si trasferì a Cuba, dove rimase fino al 1860, quando venne trasferito alla sede titolare di Traianopoli e tornò in Spagna: divenne confessore della regina Isabella II di Spagna; prese parte al Concilio Vaticano I, dove fu tra i principali sostenitori della proclamazione del dogma dell’infallibilità papale.

In seguito all’insurrezione del 1869, seguì nel suo esilio la regina: trascorse i suoi ultimi giorni nel monastero cistercense di Fontfroide, nei pressi di Narbona, dove si spense nel 1870.

Altri Santi che la Chiesa commemora il 24 ottobre

Santi Ciriaco e Claudiano, martiri – A Gerapoli in Frigia, nell’odierna Turchia, santi Ciriaco e Claudiano, martiri. (dal Martirologio)

San Proclo, vescovo – A Costantinopoli, san Proclo, vescovo, che proclamò coraggiosamente la beata Maria come Madre di Dio e riportò dall’esilio nella città con solenne processione il corpo di san Giovanni Crisostomo, meritando per questo nel Concilio Ecumenico di Calcedonia l’appellativo di Magno. (dal Martirologio)

Santi Áreta e trecentoquaranta compagni, martiri – A Nagran in Arabia, passione dei santi Áreta, principe della città, e trecentoquaranta compagni, martiri al tempo dell’imperatore Giustino, sotto Du Nuwas o Dun‘an re d’Arabia. (dal Martirologio)

San Senóco, sacerdote – Presso Tours in Neustria, ora in Francia, san Senóco, sacerdote, che costruì su degli antichi ruderi un monastero e fu assiduo nelle veglie, nella preghiera e nella carità verso gli schiavi. (dal Martirologio)

San Martino, diacono e abate – Nel monastero di Vertou nel territorio di Retz in Francia, san Martino, diacono e abate, che san Felice vescovo di Nantes mandò a convertire i pagani di questa regione. (dal Martirologio)

Sant’Evergislo, vescovo e martire – Presso Tongeren nel Brabante, nell’odierno Belgio, sant’Evergislo, vescovo di Colonia e martire, che, partito per Poitiers, morì ucciso per strada dai briganti mentre attendeva ai suoi doveri pastorali. (dal Martirologio)

San Maglorio – Nella Bretagna in Francia, san Maglorio, che, discepolo di sant’Iltuto, si tramanda sia succeduto a san Sansone vescovo di Dol e abbia vissuto in solitudine sull’isola di Sark. (dal Martirologio)

San Fromundo, vescovo – A Coutances in Neustria, sempre in Francia, san Fromundo, vescovo, che fondò ad Ham un cenobio di monache ed esercitò il suo servizio pastorale nell’amore del Signore. (dal Martirologio)

San Giuseppe Lê Dang Thi, martire – A Huê nell’antico An Nam, ora Viet Nam, san Giuseppe Lê Dang Thi, martire: ufficiale, messo in carcere perché cristiano, testimoniò tra i supplizi in mezzo ai compagni di prigionia la fede, dalla quale mai deviò, e fu infine strangolato sotto l’imperatore Tu Duc. (dal Martirologio)

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