24 febbraio: Sant’Evezio, martire
Oggi si ricorda un giovane che fu condannato a orribili torture perché strappò dal foro romano le leggi che condannavano i cristiani

A Nicomedia in Bitinia, nell’odierna Turchia, passione di sant’Evezio, che, sotto l’imperatore Diocleziano, non appena vide esposti nel foro gli editti contro gli adoratori di Dio, acceso da ardente fede, sotto gli occhi del popolo, stracciò pubblicamente il libello dell’iniqua legge, patendo per questo ogni genere di crudeltà. (dal Martirologio)
Evezio è un martiredelle persecuzioni di Diocleziano. La memoria di Evezio, martire a Nicomedia, è contenuta nel martirologio siriaco del IV secolo e in vari codici del martirologio geronimiano, che lo commemorano il 22 o il 24 febbraio.
Il 23 febbraio 303 fu pubblicato a Nicomedia l’editto di Diocleziano contro i cristiani ed Evezio, personaggio di alto rango (forse membro del personale dei palazzo imperiale), lacerò davanti a tutti il libello affisso al pubblico, subendo la condanna a morte. Il martirologio geronimiano associa a Evezio il martire Pietro, non menzionato nel martirologio siriaco.
Altri Santi che la Chiesa commemora il 24 febbraio
San Modesto, vescovo – A Treviri in Gallia belgica, nell’odierna Germania, san Modesto, vescovo. (dal Martirologio)
Sant’Etelberto, re del Kent – A Canterbury in Inghilterra, sant’Etelberto, re del Kent, che il vescovo sant’Agostino convertì, primo tra i principi inglesi, alla fede di Cristo. (dal Martirologio)
Per iscriverti al nostro canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link
Seguici anche su Facebook, clicca su questo link