23 luglio: Santa Brigida di Svezia, mistica e patrona d’Europa
La Chiesa ricorda oggi una suora svedese mistica e fondatrice svedese dell’Ordine del Santissimo Salvatore
Santa Brigida, religiosa, che, data in nozze al legislatore Ulfo in Svezia, educò nella pietà cristiana i suoi otto figli, esortando lo stesso coniuge con la parola e con l’esempio a una profonda vita di fede. Alla morte del marito, compì numerosi pellegrinaggi ai luoghi santi e, dopo aver lasciato degli scritti sul rinnovamento mistico della Chiesa dal capo fino alle sue membra e aver fondato l’Ordine del Santissimo Salvatore, a Roma passò al cielo. (dal Martirologio)
La Chiesa ricorda oggi Santa Brigida di Svezia, mistica e fondatrice svedese dell’Ordine del Santissimo Salvatore; fu proclamata santa da Papa Bonifacio IX il 7 ottobre 1391, mentre Giovanni Paolo II, il 1° ottobre 1999, la proclamò compatrona d’Europa insieme a Santa Caterina da Siena e Santa Teresa Benedetta della Croce.
Nacque a Finsta, una cittadina svedese della regione dell’Uppland, da una famiglia aristocratica. La prima parte della sua vita fu quella di una laica felicemente sposata: dal suo matrimonio nacquero ben otto figli, la secondogenita fu Caterina, che pure fu canonizzata.
Nonostante il benessere del suo ceto sociale, Brigida, insieme al marito, il nobile Ulf Gudmarsson, figlio del governatore del Västergötland, studiò la Sacra Scrittura, fondò un piccolo ospedale e assistette i poveri.
Fu molto apprezzata anche per le sue doti pedagogiche, tanto che venne richiesto il suo servizio alla corte di Stoccolma: questo primo periodo della vita di Santa Brigida si conclude con il pellegrinaggio a Santiago di Compostela.
Brigida rimase vedova nel 1344; da quel momento sentì la necessità di spostarsi dal suo paese natale per iniziare nuove missioni: per questo lasciò la Svezia nel 1349 e si stabilì a Roma. Visitò molti luoghi italiani, soprattutto dove si trovavano reliquie di santi: Milano, Pavia, Assisi, Bari, Ortona, Benevento, Arielli, Pozzuoli, Napoli, Salerno, Amalfi, e il santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. L’ultimo pellegrinaggio la portò in Terra Santa, tra il 1371 e il 1372, permettendole di visitare gli stessi luoghi vissuti da Gesù.
A conclusione del suo pellegrinaggio a Gerusalemme, nel 1372, in visita alla casa della Madonna, percepì la chiamata del Signore: Tornate ormai nei paesi cristiani; cercate di emendare sempre più la vostra vita e cercate di vivere in seguito con somma vigilanza e attenzione, dal momento che avete già visitato questi Luoghi Santi, dove io e mio Figlio vivemmo corporalmente.
Morì a Roma il 23 luglio 1373. Fu sepolta inizialmente nella Chiesa di San Lorenzo in Panisperna, per essere poi traslata nel monastero svedese di Vadstena.
Brigida svelò i disegni di Dio sugli avvenimenti storici sia a principi che a pontefici. Non risparmiò dure ammonizioni in tema di riforma morale del popolo cristiano. Visse in continuo legame con Cristo; ebbe lunghe visioni e colloqui con Lui. Da uno di questi nasceranno le sue famose orazioni.
Da tempo desiderava conoscere il numero di colpi ricevuti da Gesù durante la sua passione. E Gesù, durante una di queste apparizioni, le disse che aveva ricevuto 5480 colpi, e che se si voleva onorarli, si dovevano recitare quindici Padre Nostro e quindici Ave Maria insieme alle orazioni che le insegnò: recitando per un anno queste preghiere si onoravano tutte le sue piaghe.
Nel Rosario Brigidino si usa una particolare corona di cui santa Brigida di Svezia ebbe l’ispirazione e ne fu divulgatrice; la santa, poi, ne ottenne l’approvazione da Papa Urbano V. Questo Rosario viene recitato in onore di Maria Vergine e in memoria degli anni che Maria visse sulla Terra.
La corona di questo rosario è diversa da quella del rosario normale. Su ogni grano color oro si recita il Credo, su quelli color argento il Padre Nostro, e su quelli azzurri le Ave Maria. Alla fine della sesta decina, sui grani che collegano la corona al crocifisso si recita: sul grano color argento il Padre Nostro, su quello azzurro l’Ave Maria.
Afferma ancora Santa Brigida, che il Signore, dopo che le ebbe rivelato di aver ricevuto i 5480 colpi, rivelò in un’altra apparizione di aver versato più di trentamila gocce di sangue: le insegnò quindi altre sette orazioni. Queste orazioni devono essere recitate per dodici anni con sette Padre Nostro e sette Ave Maria. (fonte Cathopedia)
Altri Santi che la Chiesa commemora il 23 luglio
Sant’Ezechiele, profeta – Commemorazione di sant’Ezechiele, profeta, che, figlio del sacerdote Buzì, al tempo dell’esilio nella terra dei Caldei fu onorato della visione della gloria del Signore e, posto come sentinella sulla casa di Israele, rimproverò l’infedeltà del popolo eletto, predicendo la distruzione ormai prossima della città santa di Gerusalemme e la deportazione del popolo; presente egli stesso in mezzo ai prigionieri, tenne viva la loro speranza, profetizzando che le loro ossa inaridite sarebbero risorte a nuova vita. (dal Martirologio)
San Severo, martire – A Viza in Tracia, ora in Turchia, san Severo, martire, che, al tempo di Diocleziano e Massimiano, aspirando alla palma dei martiri, si ritiene abbia convertito alla fede il centurione san Memnóne e lo abbia seguito nella prova gloriosa. (dal Martirologio)
San Giovanni Cassiano, sacerdote – A Marsiglia nella Provenza in Francia, san Giovanni Cassiano, sacerdote, che fondò due monasteri, l’uno maschile e l’altro femminile, e, nella sua lunga esperienza di vita monastica, scrisse le “Istituzioni cenobitiche” e le “Conferenze dei Padri” per l’edificazione dei monaci. (dal Martirologio)
San Valeriano, vescovo – A Cimiez sempre in Provenza, san Valeriano, vescovo, che, elevato dal monastero di Lérins all’episcopato, propose al popolo e ai monaci gli esempi dei santi. (dal Martirologio)
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