23 giugno: Santi martiri di Nicomedia

La Chiesa commemora oggi i 20mila martiri di Nicomedia, uccisi dall’imperatore Diocleziano perché si rifiutarono di abiurare la loro fede in Cristo

Commemorazione di moltissimi santi martiri di Nicomedia, che, rifugiatisi sui monti e nelle grotte al tempo dell’imperatore Diocleziano, subirono con animo sereno il martirio per la fede in Cristo. (dal Martirologio)

La Chiesa ricorda oggi uno dei quattro gruppi di martiri dell’Ellesponto, caduti nel 303 sotto la persecuzione di Diocleziano e commemorati in altrettante date. Nicomedia era la residenza di Diocleziano, che, divenuto imperatore, oltre ad esaltare gli antichi culti romani, fu l’autore di una delle più grosse persecuzioni contro i cristiani.

Le poche notizie sono pervenute a noi grazie ad una Passio greca, ancora inedita ma nota per una traduzione latina, pubblicata negli Acta SS’. Qui si legge che nel primo anno della persecuzione di Diocleziano (303) furono martirizzati a Nicomedia (attuale Izmit), capitale della Bitinia, regione dell’Asia Minore sul Mar di Marmora e dal 74 a.C. provincia romana, un gruppo di 1003 cristiani in odio alla fede.
Essi si presentarono spontaneamente all’imperatore, proclamandosi cristiani, insieme alle loro famiglie e con quanti a loro erano legati, liberi o schiavi.

Minacce e promesse di Diocleziano non li fecero recedere dalla loro volontà di testimoniare la fede in Cristo, per cui l’imperatore ordinò ai soldati di circondarli tutti e dopo un ultimo tentativo di farli apostatare, seguito da una seconda professione di fede da parte loro, li fece massacrare, uomini, donne e bambini.

La strage secondo il calendario egiziano avvenne il 24 febbraio 303, ma questa data è variamente cambiata in tutte le citazioni successive, egiziane, bizantine e dello storico Eusebio. Nel gruppo furono inclusi anche quattro protectores cioè guardie del corpo degli imperatori dell’epoca del Basso Impero, istituite probabilmente da Gordiano III (238-244); i quali colpiti dalla fede e dal coraggio dei martiri, si presentarono anche loro dall’imperatore, proclamandosi cristiani.

Purtroppo di questa schiera di autentici cristiani, primi martiri a Nicomedia, della persecuzione di Diocleziano, non si sanno i nomi, ma vengono ricordati e celebrati tutti insieme con il titolo di Martiri di Nicomedia.

Altri Santi che la Chiesa commemora il 23 giugno

Santa Edeltrude, badessa – Nel monastero di Ely nell’Inghilterra orientale, santa Edeltrude, badessa: figlia del re e lei stessa regina di Northumbria, rifiutate per due volte le nozze, ricevette dal santo presule Vilfrido il velo monacale nel monastero da lei stessa fondato e che, divenuta madre di moltissime vergini, resse con il suo esempio e con i suoi consigli. (dal Martirologio)

San Bilio, vescovo e martire – A Vannes in Bretagna, san Bilio, vescovo e martire, che si tramanda sia stato ucciso dai Normanni durante la devastazione della città. (dal Martirologio)

San Lanfranco, vescovo – A Pavia, san Lanfranco, vescovo, che, uomo di pace, patì molto per favorire la riconciliazione e la concordia nella città. (dal Martirologio)

San Valero, sacerdote – A Onhaye nell’Hainault, nell’odierno Belgio, san Valero, sacerdote, che si tramanda sia stato ucciso con un remo, mentre attraversava la Mosa, da un nipote sacerdote, di cui aveva biasimato i costumi. (dal Martirologio)

San Tommaso Garnet, sacerdote – A Londra in Inghilterra, san Tommaso Garnet, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, ordinato nel Collegio Inglese di Valladolid e poi tornato in Inghilterra, dopo essere stato per due volte arrestato, salì sul patibolo di Tyburn sotto il re Giacomo I. (dal Martirologio)

San Giuseppe Cafasso, sacerdote – A Torino, san Giuseppe Cafasso, sacerdote, che si dedicò alla formazione spirituale e culturale dei futuri sacerdoti e a riconciliare a Dio i poveri carcerati e i condannati a morte. (dal Martirologio)

Per iscriverti al nostro canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link