2 dicembre: Sant’Abacuc, profeta

Oggi si commemora l’ottavo dei dodici profeti minori

Commemorazione di sant’Abacuc, profeta, che davanti all’iniquità e alla violenza degli uomini preannunciò il giudizio di Dio, ma anche la sua misericordia, proclamando: «Il giusto vivrà per la sua fede». (dal Martirologio)

Di Abacuc si ignora quasi tutto: oscuro è anche il significato del suo nome, che per alcuni potrebbe derivare da quello di una pianta in assiro, probabilmente la cassia, per altri da una parola in ebraico significante colui che abbraccia o colui che lotta.

Scrisse una profezia presente nella Bibbia: il Libro di Abacuc costituito di 56 versetti, suddivisi in tre capitoli.

Il passo più popolare della sua opera per il cristianesimo si compone in ebraico di sole tre parole: saddfq be’emunatòjihjeh (il giusto vivrà per la sua fede) 2,4.

Il senso inteso dal profeta è assai semplice: chi confida in Dio restandogli fedele, salverà la propria vita, mentre invece soccomberà chi non ha animo retto. In Daniele è citato anche un Abacuc 14,33-39 ma difficilmente lo si può identificare con il nostro.

Altri Santi che la Chiesa commemora il 2 dicembre

Santa Viviana, martire – A Roma, santa Viviana, martire, sotto il cui nome il papa san Simplicio intitolò una basilica sul colle Esquilino. (dal Martirologio)

San Pimenio, sacerdote e martire – Sempre a Roma nel cimitero di Ponziano sulla via Portuense, san Pimenio, sacerdote e martire. (dal Martirologio)

San Cromazio – Ad Aquileia in Friuli, san Cromazio, vescovo, che, da vero costruttore di pace, pose rimedio alla condizione dei chiostri d’Italia distrutti da Alarico e alle sofferenze del popolo e, da sapiente interprete dei misteri del Verbo divino, elevò le menti alle più alte realtà. (dal Martirologio)

Transito di san Silverio, papa e martire – Nell’isola di Palmarola in Liguria, transito di san Silverio, papa e martire, che, non avendo voluto ristabilire Antimo, vescovo eretico di Costantinopoli deposto dal suo predecessore sant’Agapíto, fu per ordine dell’imperatrice Teodora privato della sua sede e mandato in esilio, dove morì dopo molte tribolazioni. (dal Martirologio)

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