19 ottobre: San Paolo della Croce, sacerdote
La Chiesa commemora oggi il presbitero italiano fondatore della Congregazione della Passione di Gesù Cristo e delle Passioniste
San Paolo della Croce, sacerdote, che fin dalla giovinezza rifulse per spirito di penitenza e zelo e, mosso da singolare carità verso Cristo crocifisso contemplato nel volto dei poveri e dei malati, istituì la Congregazione dei Chierici regolari della Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Il suo anniversario di morte, avvenuta a Roma, ricorre il giorno precedente a questo. (dal Martirologio)
Paolo nacque a Ovada nel Monferrato, da Luca e Anna Maria Massari, entrambi ferventi cattolici e venne battezzato il 6 gennaio ricevendo il nome di Francesco Paolo. Nel 1701 l’intera famiglia si trasferì a Castellazzo Bormida in una casa ancora oggi esistente, nell’attuale vicolo Daneo.
Ricevette la sua prima educazione da un sacerdote carmelitano che teneva una piccola scuola per ragazzi a Cremolino, vicino Ovada. Fin da fanciullo mostrò profondo interesse per la vita interiore. Insieme con il fratello Giovanni Battista trascorreva molto tempo in preghiera, partecipava, quando poteva alla messa e si accostava con frequenza ai sacramenti.
Pur non compiendo studi regolari, ebbe modo di frequentare per due anni delle scuole anche a Genova. Aiutava il padre Luca nel negozio di mercerie e di tabaccheria, con frequenti spostamenti nella zona del Monferrato.
Nel 1713, secondo la sua stessa testimonianza, ascoltando l’ omelia di un parroco, nella festa di santa Maria Maddalena, si decise per una vita più impegnata e di consacrarsi al Signore.
Rinunciò a un matrimonio vantaggioso e a una cospicua eredità lasciatagli da un suo zio sacerdote. Tenne per sé solamente il libro della Liturgia delle Ore.
Pensò anche di aggregarsi all’esercito veneziano che combatteva contro il pericolo ottomano. A Crema, però, si sentì ispirato a lasciare l’esercito e a tornare a Castellazzo Bormida.
Nel 1720 si sentì ispirato a fondare un istituto che facesse continua memoria della Passione di Gesù e si dedicasse alla catechesi popolare. Egli stesso scrisse: «In questo tempo mi vidi in spirito vestito di nero sino a terra, con una croce bianca in petto e sotto la croce il nome SS. di Gesù in lettere bianche».
Nel 1720, rivestito di una tunica nera (di arbagio) da eremita, dal vescovo di Alessandria, mons. Arborio Gattinara, suo padre spirituale, scalzo e a capo scoperto, si ritirò in una angusta cella presso la chiesa dei Santi Carlo e Anna in Castellazzo Bormida.
In questa cella trascorse tutto il periodo dell’Avvento e del Natale (23 novembre-2 gennaio 1720-1721), vi stese la prima bozza della futura Regola della nuova congregazione sulla base delle ispirazioni che aveva ricevute durante il ritiro stesso, come riporta nell’introduzione alla proto-Regola e compose un diario quotidiano, dove registrava le sue esperienze mistiche.
Iniziò a vivere vita ritirata a cui si aggregò anche il fratello Giovanni Battista, suo indivisibile compagno fino alla morte (1765).
Dopo varie peregrinazioni, a Gaeta e sul Monte Argentario (Grosseto), insieme al fratello, si dedicò per un certo periodo al servizio dei malati nell’ospedale di San Gallicano, in Roma. Il 7 giugno 1727 papa Benedetto XIII lo ordinò sacerdote nella basilica di San Pietro insieme con il fratello Giovanni Battista.
Lasciato l’ospedale e ritiratisi sul Monte Argentario, iniziarono la fondazione della futura Congregazione della Passione di Gesù Cristo. Si dedicarono a tempo pieno alle missioni popolari in Toscana e nell’Alto Lazio. Iniziarono ad aggregarsi altri, presbiteri, laici e chierici, chiamati alla stessa vocazione, che univa la vita comunitaria, fortemente contemplativa e ascetica, all’ apostolato della Parola, specialmente per le popolazioni più abbandonate delle Maremme.
La Regola passionista venne approvata la prima volta da Benedetto XIV il 15 maggio 1741. Dopo l’approvazione della Regola, il primo capitolo si tenne nel ritiro (casa di recollezione) intitolato alla Presentazione di Maria sul monte Argentario (GR) il 10 aprile 1747. Durante questo capitolo, Paolo, contro la sua volontà fu eletto all’unanimità primo superiore generale e tale carica egli ricoprì per tutta la vita.
Il 3 maggio 1771 Paolo, con la collaborazione della venerabile suor Crocifissa Costantini, fondò le Monache Passioniste. Fu instancabile nei suoi impegni apostolici, sempre legato al suo austero modo di vivere che lo portò a lunghe e prolungate infermità. La Regola e la Congregazione vennero solennemente approvate nel 1769 da papa Clemente XIV.
Paolo morì a Roma, il 18 ottobre 1775 e sepolto nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, sede della curia generalizia della nuova congregazione, donata da papa Clemente XIV.
Tra i compagni di Paolo che si distinsero negli inizi della congregazione dei passionisti ricordiamo: Giovanni Battista Danei, suo fratello più piccolo di un anno, fedele compagno sin dalla fanciullezza, che condivise in tutto gli stessi suoi ideali; è stato dichiarato venerabile e cofondatore della congregazione dei Passionisti; Marco Aurelio Pastorelli, maestro dei novizi e missionario; Tommaso Struzzieri, missionario, diventato in seguito visitatore apostolico della Corsica, poi vescovo di Amelia e poi di Todi; Fulgenzio di Gesù Pastorelli, mistico e missionario; san Vincenzo Maria Strambi, missionario indefesso, predicatore di esercizi al clero, poi vescovo di Macerata-Tolentino e primo agiografo di Paolo.
Agnese Grazi, prima collaboratrice e prediletta figlia spirituale di Paolo, della città di Orbetello, alla quale diresse molte lettere di direzione spirituale; la venerabile Lucia Burlini e Rosa Calabresi, altre distinte discepole di Paolo, ambedue di profonda vita mistica.
La “devozione” alla Croce, segno supremo dell’amore di Dio per l’umanità da redimere, nonché lo zelo per la salvezza delle anime, sono le caratteristiche della sua spiritualità, anzi della sua mistica. Il suo insegnamento ha come fondamento la morte mistica e la divina natività, in Cristo Crocifisso e risorto che ci introduce nel seno del Padre, secondo la dottrina del Vangelo di san Giovanni. Il Crocifisso è la massima espressione dell’amore di Dio verso gli uomini e nello stesso tempo è il vertice della risposta obbedienziale del Servo del Signore alla divina volontà redentrice.
La sua mistica cristo-passiocentrica prende le distanze sia dal giansenismo che dal quietismo, ancora molto presenti nella sua epoca
Ritroviamo questi riferimenti in numerose lettere che egli inviava alle persone che dirigeva nella vita spirituale: presbiteri, religiosi, laici. Gli viene attribuito anche un piccolo trattato intitolato Morte mistica ovverossia l’olocausto del puro spirito riscoperto nel 1976. Molto maggiore importanza riveste il Diario di Castellazzo, redatto durante il ritiro dei 40 giorni (23 novembre 1720 – 1º gennaio 1721). Esso contiene in nuce tutti gli elementi della sua dottrina mistica vissuti in prima persona, all’inizio del suo cammino di mistico del Calvario, di Fondatore e di missionario apostolico infaticabile.
Un elemento anticipatore dell’ecumenismo è rappresentato dalla sua ardente preghiera per la conversione dell’Inghilterra, già presente nel ritiro di Castellazzo.
Solo a metà Ottocento se ne videro i primi frutti con l’arrivo dei Passionisti in Inghilterra guidati dal beato Domenico Barberi che accolse l’abiura del ministro anglicano John Henry Newman. Per questo nella liturgia viene chiamato venator animarum (cacciatore di anime).
Nel 1853 venne dichiarato beato da Pio IX e il 29 giugno 1867 lo stesso papa lo annoverò nell’albo dei Santi e venne eretta in San Pietro una monumentale statua dello scultore Iaconetti, nel registro superiore del primo pilastro verso l’altare della Cattedra, nel transetto dei Santi Processo e Martiniano.
Dal 25 aprile 1880 i resti mortali del Santo furono traslati nella nuova splendida cappella nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo eretta in suo onore. La sua memoria liturgica si celebra il 19 ottobre (in America settentrionale il giorno successivo). Anteriormente veniva celebrata il 28 aprile.
Nel 1988 è stato inaugurato in Ovada, sua città natale, il Santuario di San Paolo della Croce, opera dell’architetto O. D’Egidio, con pitture e vetrate di Tito Amodei.
Altri Santi che la Chiesa commemora il 19 ottobre
Santi Giovanni de Brébeuf, Isacco Jogues e compagni, martiri – Santi Giovanni de Brébeuf, Isacco Jogues, sacerdoti, e compagni, martiri, della Compagnia di Gesù: in questo giorno san Giovanni de la Lande, religioso, fu ucciso da alcuni pagani del luogo nel villaggio di Ossernenon, oggi in Canada, dove, pochi anni prima, anche san Renato Goupil aveva conseguito la palma del martirio. In un’unica commemorazione si celebrano in questo giorno anche i loro confratelli, i santi Gabriele Lalemant, Antonio Daniel, Carlo Garnier e Natale Chabanel, che in territorio canadese, in giorni diversi morirono martiri, dopo molte fatiche compiute nella missione presso gli Uroni per annunciare il Vangelo di Cristo alle popolazioni di questa regione. (dal Martirologio)
San Gioele, profeta – Commemorazione di san Gioele, profeta, che annunciò il grande giorno del Signore e il mistero dell’effusione del suo Spirito su ogni uomo, che la maestà divina si degnò di compiere mirabilmente in Cristo nel giorno di Pentecoste. (dal Martirologio)
Santi Tolomeo, Lucio e un altro compagno – A Roma, commemorazione dei santi Tolomeo, Lucio e un altro compagno, che, come riferisce san Giustino, riconosciuti come cristiani per aver biasimato la licenziosità dei costumi e l’ingiustizia delle sentenze, furono condannati sotto l’imperatore Antonino Pio dal prefetto Lollo Urbico. (dal Martirologio)
Sant’Asterio, martire – A Ostia nel Lazio, sant’Asterio, martire. (dal Martirologio)
Santi Sabiniano e Potenziano, martiri – Presso Sens nella Gallia lugdunense, ora in Francia, commemorazione dei santi Sabiniano e Potenziano, che, ritenuti i primi pastori di questa città, coronarono in essa con il martirio la propria professione di fede. (dal Martirologio)
San Varo, soldato e martire – In Egitto, san Varo, soldato, che, sotto l’imperatore Massimiano, mentre visitava e confortava sei santi eremiti tenuti in carcere, volle prendere il posto di un settimo che era morto nell’eremo e, così, patiti insieme a loro crudeli supplizi, conseguì la palma del martirio. (dal Martirologio)
San Grato, vescovo – A Oléron sul versante francese dei Pirenei in Aquitania, ora in Francia, commemorazione di san Grato, vescovo, che, al tempo di Alarico, re ariano dei Goti, partecipò al Concilio di Agde per riformare la Chiesa in questa regione della Francia. (dal Martirologio)
Sant’Etbino, monaco – In Bretagna, sant’Etbino, monaco, che fece vita solitaria. (dal Martirologio)
San Verano, vescovo – A Cavaillon nella Provenza in Francia, san Verano, vescovo, colmo di grandi virtù, soprattutto nell’assistenza ai malati. (dal Martirologio)
Sant’Aquilino, vescovo – A Évreux sempre in Francia, sant’Aquilino, vescovo, che, come si tramanda, era un soldato dedito a opere di bene e, fatto con il consenso della moglie voto di continenza, venne, infine, eletto vescovo di questa sede. (dal Martirologio)
Santa Fridesvida, vergine – A Oxford in Inghilterra, santa Fridesvida, vergine, che, nata da stirpe regale e divenuta badessa, resse due cenobi, l’uno di monaci, l’altro di vergini consacrate. (dal Martirologio)
San Filippo Howard, martire – A Londra in Inghilterra, san Filippo Howard, martire, che, conte di Arundel e padre di famiglia, caduto in disgrazia presso la regina Elisabetta per avere abbracciato la fede cattolica, fu gettato in carcere, dove, mirabilmente dedito alla preghiera e alla penitenza, meritò di ricevere la corona del martirio consunto dagli stenti e dalle torture. (dal Martirologio)
Santi martiri Luca Alfonso Gorda e Matteo Kohioye, religioso – A Nagasaki in Giappone, santi martiri Luca Alfonso Gorda, sacerdote, e Matteo Kohioye, religioso, entrambi dell’Ordine dei Predicatori, dei quali il primo fu coraggioso ministro del Vangelo prima nelle isole Filippine e poi per dieci anni in Giappone, mentre l’altro, di diciotto anni, fu suo compagno nell’annunciare e testimoniare la fede. (dal Martirologio)
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