18 giugno: Santi Marco e Marcelliano, martiri

La Chiesa commemora oggi due fratelli gemelli, martirizzati a Roma durante le persecuzioni cristiane di Diocleziano

A Roma nel cimitero di Balbina sulla via Ardeatina, santi Marco e Marcelliano, martiri durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, resi fratelli dal medesimo martirio. (dal Martirologio)

Secondo la tradizione, Marco e Marcelliano erano fratelli gemelli, figli di due cristiani di Roma, Tranquillino e Marzia; divenuti anch’essi attivi cristiani, vennero nominati diaconi e, nonostante la loro carica ecclesiastica, si erano sposati e avevano avuto figli. Una volta che l’imperatore Diocleziano obbligò i cristiani ad adorare gli dèi pagani, Marco e Marcelliano, che si erano rifiutati di obbedire, vennero arrestati e rinchiusi in carcere.

Il padre dei due cristiani, afflitto dalla loro cattura, aveva pregato il prefetto Cromazio di concedere trenta giorni di riflessione ai suoi figli, in modo da far rivedere la loro affermazione. Marco e Marcelliano erano ormai sul punto di cedere quando San Sebastiano, ufficiale cristiano al servizio dell’imperatore, fece loro visita in prigione invitandoli a non cedere. Mentre rivolgeva queste parole ai due santi, Sebastiano fu avvolto di una luce divina che provocò lo stupore e la successiva conversione di Tiburzio, figlio dello stesso Cromazio, di Nicostrato, ufficiale dell’esercito, della moglie Zoe, muta da sei anni e dello stesso prefetto.

In seguito alla conversione, racconta la narrazione, Cromazio lasciò liberi Marco e Marcelliano e si ritirò in un suo appartamento in Campania. I due fratelli si nascosero presso un certo San Castulo, un ufficiale romano anch’egli convertito al Cristianesimo, venendo però traditi da un apostata, Torquato.

Il successore di Cromazio, Fabiano, tuttavia, fece arrestare nuovamente i due fratelli e li fece stendere a testa giù con i piedi inchiodati a due colonne. Infine entrambi vennero trafitti da due lance nei fianchi. I loro corpi vennero sepolti sulla Via Ardeatina, presso il cimitero di Domitilla, nella catacomba che porta il loro nome.

I corpi di Marco e Marcelliano vennero trasferiti, probabilmente nel IX secolo, nella Basilica dei Santi Cosma e Damiano a Roma. Qui vennero scoperti nel 1583 sotto il pontificato di Papa Gregorio XIII.

Le reliquie rimasero collocate in una tomba, accanto ad un antico dipinto che rappresentava i martiri e una terza persona, identificata nella Beata Vergine Maria. Nel 1902, la loro basilica venne riscoperta nella catacomba di Basileo. Il corpo di San Marcelliano riposa ora in una teca lignea nella seconda cappella laterale sinistra della chiesa di San Nicola Da Tolentino a Venezia

Altri Santi che la Chiesa commemora il 18 giugno

San Leonzio, martire – A Tripoli in Fenicia, ora in Libano, san Leonzio soldato, che, sottoposto in carcere ad atroci torture, ottenne la corona dei martiri. (dal Martirologio)

Santi Ciriaco e Paola, martiri – In Africa, santi Ciriaco e Paola, martiri. (dal Martirologio)

Sant’Amando, vescovo – A Bordeaux in Aquitania, in Francia, sant’Amando, vescovo, che istruì nella dottrina della verità e battezzò san Paolino da Nola, che spesso lo lodò. (dal Martirologio)

San Calogero, eremita – Sul monte Gemmariaro presso Sciacca in Sicilia occidentale, san Calogero, eremita. (dal Martirologio)

Santa Elisabetta di Schönau, vergine – A Schönau nella Renania in Germania, santa Elisabetta, vergine, insigne nell’osservanza della vita monastica. (dal Martirologio)

San Gregorio Barbarigo, vescovo – A Padova, san Gregorio Barbarigo, vescovo, che istituì il seminario per i chierici, insegnò il catechismo ai fanciulli nel loro dialetto, celebrò un sinodo, tenne colloqui con il suo clero e aprì molte scuole, dimostrandosi generoso con tutti, severo con se stesso. (dal Martirologio)

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