17 aprile: Giovedì Santo

Il Giovedì Santo è il giorno dell’Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli, quando Cristo istituì l’Eucaristia e il Sacerdozio Ministeriale

Il Giovedì santo è il giovedì precedente la Pasqua. È il giorno dell’Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli, quando Cristo istituì l’Eucaristia e il Sacerdozio Ministeriale, e diede l’esempio dello stile di servizio attraverso il gesto della Lavanda dei Piedi. È anche il giorno del tradimento di Giuda.

Il Giovedì santo è mobile poiché dipende dalla data della Pasqua, e può cadere nei mesi di marzo o di aprile; è l’ultimo giorno di Quaresima, che termina con la messa in Cena Domini esclusa.

Nel Rito Romano, al mattino del Giovedì Santo non si celebra l’Eucaristia nelle Parrocchie né nelle altre chiese, ma solo nella Cattedrale, dove ha luogo la solenne Messa del Crisma, con la Consacrazione degli Oli e la Rinnovazione delle promesse presbiterali.

Gli Oli Santi sono gli oli che si useranno durante tutto il corso dell’anno liturgico per celebrare i Sacramenti: il Crisma, che viene usato nel Battesimo, nella Cresima e nell’Ordinazione dei presbiteri e dei vescovi; l’Olio dei Catecumeni: viene usato nel Battesimo; l’Olio degli Infermi: viene usato per l’Unzione degli infermi.

Alla sera la Chiesa celebra la Messa nella Cena del Signore (Missa in Coena Domini), con la quale inizia il solenne Triduo Pasquale.

In questa Messa si fa memoria dell’Ultima Cena consumata da Gesù prima della sua passione, e si commemorano l’istituzione dell’Eucarestia e del Sacerdozio Ministeriale e il comandamento dell’amore. Si svolge anche il rito della lavanda dei piedi, ripetendo il gesto che Gesù stesso fece dopo l’Ultima Cena.

Alla fine della Messa, l’Eucaristia viene riposta nell’Altare della Riposizione, dove rimarrà per l’adorazione dei fedeli al meno fino alla mezzanotte.

Nel Rito Ambrosiano, fermi restando i riti di consacrazione del Crisma e lo stesso utilizzo degli oli santi, le celebrazioni si differenziano da quelle di Rito romano. La lavanda dei piedi trova il suo luogo ideale o all’inizio della celebrazione serale, come avviene in cattedrale, o nel pomeriggio in un’apposita celebrazione. Il rito della lavanda dei piedi nella liturgia ambrosiana, a differenza di quella romana, è comunque completamente staccato dalla Messa nella Cena del Signore e ha un carattere quasi privato.

La centralità della Messa in cena Domini, secondo la liturgia ambrosiana, si esprime con la lunga lettura del brano del Vangelo secondo Matteo (Mt 26,17-75 ) come primo atto commemorativo della Passione del Signore e dove ben si colloca l’istituzione dell’eucaristia.

Per iscriverti al nostro canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link
Seguici anche su Facebookclicca su questo link