16 maggio: Sant’Ubaldo, vescovo

Oggi la Chiesa ricorda Sant’Ubaldo, il vescovo-condottiero di Gubbio

A Gubbio in Umbria, sant’Ubaldo, vescovo, che si adoperò per il rinnovamento della vita comunitaria del clero. (dal Martirologio)

La Chiesa ricorda oggi il santo vescovo di Gubbio, Ubaldo. Nato in una famiglia nobile nel 1084, rimase orfano giovanissimo. Dopo essere stato accudito dallo zio, suo omonimo, nel 1115 fu ordinato sacerdote e nel 1118 divenne priore della canonica di San Mariano. Riformò la vita canonicale adottando la regola che Pietro degli Onesti aveva scritto per Santa Maria del Porto a Ravenna. La regola era fatta di silenzi, digiuni, preghiere e carità. Egli si disfò di tutti i suoi cospicui averi, lasciandone solo una piccola parte ai parenti e donando il resto ai poveri.

Nel 1126 rifiutò la nomina a vescovo di Perugia, ma nel 1129 fu costretto da Papa Onorio II ad accettare quella di vescovo di Gubbio, senza però cambiare il stile di vita, molto semplice. Più volte Ubaldo intervenne in difesa della sua città.

Nel 1155, Federico “Barbarossa”, dopo aver raso al suolo Spoleto, si fermò a Gubbio esigendo una somma enorme per evitarne la distruzione. Ancora una volta il vescovo Ubaldo, ormai vecchio e malato, scese in campo e si presentò all’imperatore che da tempo voleva conoscerlo. Alla sua vista, l’imperatore chinò il capo e chiese la benedizione. E Gubbio fu risparmiata. Dopo una lunga malattia, Ubaldo rese l’anima a Dio il 16 maggio 1160.

Le reliquie

Canonizzato nel 1192 da Papa Celestino III, il suo corpo riposa sul colle Ingino, nella chiesa a lui dedicata. Nel Duomo gotico di Thann, città francese in Alsazia gemellata con Gubbio, è conservato invece un dito del santo. Patrono di Gubbio, è festeggiato il 16 maggio. In suo onore si svolge la celebre Festa dei ceri, che viene celebrata il 15 maggio. Sant’Ubaldo è particolarmente venerato e festeggiato (singolarmente con una manifestazione che prevede il rogo finale di tre pini, come tre sono i “ceri” che corrono in suo onore a Gubbio) anche nella città francese di Thann, in Alsazia, nella cui collegiata di Sant’Ubaldo, gotica, è custodita una reliquia del santo. A Pisa la festa di sant’Ubaldo si svolge lungo il viale delle Piagge nel fine settimana successivo al 15 maggio ed è caratterizzata dalla vendita di piante e fiori.

Altri Santi che la Chiesa commemora il 16 maggio

Santi Felice e Gennadio, martiri – A Uzáli in Africa, commemorazione dei santi Felice e Gennadio, martiri. (dal Martirologio)

Santi Fiorenzo e Diocleziano, martiri – A Osimo nelle Marche, santi Fiorenzo e Diocleziano, martiri. (dal Martirologio)

Santi martiri Abda e Ebediéso, vescovi – In Persia, santi martiri Abda e Ebediéso, vescovi, che furono uccisi sotto il regno di Sabor II insieme a trentotto compagni. (dal Martirologio)

San Pellegrino, martire – Nel villaggio di Bouhy nel territorio di Auxerre in Francia, san Pellegrino, martire, venerato come primo vescovo di questa città. (dal Martirologio)

San Possidio, vescovo – Commemorazione di san Possidio, vescovo di Guelma in Numidia, nell’odierna Algeria, che, discepolo e amico fedele di sant’Agostino, fu presente alla sua morte e ne scrisse una celebre biografia. (dal Martirologio)

San Fidólo, sacerdote – A Troyes nella Gallia lugdunense, in Francia, san Fidólo, sacerdote, che si tramanda sia stato catturato dal re Teodorico durante l’invasione della regione dell’Auvergne, ma, riscattato dall’abate sant’Aventino e da lui formato al servizio di Dio, gli sarebbe poi succeduto nell’incarico. (dal Martirologio)

San Brendano, abate – In Irlanda, san Brendano, abate di Clonfert, fervido propagatore della vita monastica, del quale è celebre il racconto di una leggendaria navigazione. (dal Martirologio)

Sant’Onorato, vescovo – Ad Amiens nel territorio della Neustria, in Francia, sant’Onorato, vescovo. (dal Martirologio)

San Carantóco, vescovo e abate – Nella Britannia, san Carantóco, vescovo e abate di Cardigan. (dal Martirologio)

Santi quarantaquattro monaci, martiri – In Palestina, passione dei santi quarantaquattro monaci fatti a pezzi nel monastero di Mar Saba durante le incursioni dei Saraceni, al tempo dell’imperatore Eraclio. (dal Martirologio)

San Germerio, vescovo – A Tolosa nella regione dell’Aquitania in Francia, san Germerio, vescovo, che si impegnò ad accrescere il culto di san Saturnino e a visitare il popolo a lui affidato. (dal Martirologio)

Sant’Adamo, abate – A Fermo nelle Marche, sant’Adamo, abate del monastero di San Sabino. (dal Martirologio)

Sant’Andrea Bobola, sacerdote – A Janów presso Pinsk sul fiume Pripjat in Polonia, sant’Andrea Bobola, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che si adoperò strenuamente per l’unità dei cristiani, finché, arrestato dai soldati, diede con gioia la più alta testimonianza della fede con l’effusione del suo sangue. (dal Martirologio)

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