14 aprile: Santi Tiburzio, Valeriano e Massimo, martiri

Oggi si ricordano tre martiri romani uccisi perché avevano dato sepoltura a dei cristiani giustiziati

A Roma nel cimitero di Pretestato sulla via Appia, santi Tiburzio, Valeriano e Massimo, martiri. (dal Martirologio)

Valeriano, nobile cavaliere romano, fu convertito dalla sposa Cecilia il giorno del loro matrimonio. Prima di sposarsi, Cecilia gli avrebbe comunicato il suo voto di perpetua verginità, dicendogli: «Nessuna mano profana può toccarmi, perché un angelo mi protegge. Se tu mi rispetterai, egli ti amerà, come ama me». Valeriano accettò e si convertì al cristianesimo, divenendo, come la sposa, un fedele di papa Urbano I.

Ma la persecuzione verso i cristiani infuriava e il prefetto Almachio lo condannò a morte col fratello Tiburzio (anche lui convertitosi al cristianesimo), per aver dato una sepoltura a dei cristiani giustiziati. Prima del supplizio i due convertirono Massimo, il loro carceriere. Subirono il martirio a Roma il 14 aprile 229. Valeriano e Tiburzio furono sepolti da Cecilia in un posto chiamato Pagus, a quattro miglia da Roma.

Il Martirologio Romano lo commemora il 14 aprile insieme ai suoi compagni di martirio. È stato per molti secoli patrono della città di Carpi, all’interno della Cattedrale si trova un importante busto reliquiario nell’altare a lui dedicato e due statue sia sul fronte che all’interno della basilica stessa. Valeriano è invocato contro le tempeste.

Altri Santi che la Chiesa commemora il 14 aprile

Sante martiri Berníca e Prosdóca e Domnina – Ad Antiochia di Siria, nell’odierna Turchia, sante martiri Berníca e Prosdóca, vergini, e Domnina, loro madre, che, in tempo di persecuzione, per sfuggire alle intenzioni di alcuni che tentavano di insidiare la loro purezza, mentre cercavano scampo nella fuga, trovarono il martirio nelle acque di un fiume. (dal Martirologio)

San Frontone, abate – Nell’eremo di Nitria in Egitto, san Frontone, abate, che si ritirò a vita eremitica con circa settanta compagni. (dal Martirologio)

San Tassac, vescovo – A Elphin in Irlanda, san Tassac, vescovo, che si ritiene sia stato discepolo di san Patrizio e primo vescovo di questa Chiesa. (dal Martirologio)

Santa Tomaide, martire – Ad Alessandria d’Egitto, santa Tomaide, martire. (dal Martirologio)

San Lamberto, vescovo – A Lione in Francia, san Lamberto, vescovo, che fu prima monaco, poi abate di Fontenelle. (dal Martirologio)

San Giovanni, vescovo – A Montemarano in Campania, san Giovanni, vescovo, che si dedicò con impegno e passione a prestare soccorso ai poveri e a rendere santo il suo clero. (dal Martirologio)

San Bernardo, abate – Nel monastero di Tiron presso Chartres in Francia, san Bernardo, abate, che a più riprese si diede alla vita eremitica tra i boschi e sull’isola di Chausey, ma si dedicò anche a istruire e guidare alla perfezione evangelica i discepoli che in gran numero accorrevano a lui. (dal Martirologio)

San Benedetto, giovane pastore – Ad Avignone nella Provenza, in Francia, san Benedetto, giovane pastore, grazie al quale, con l’aiuto di Dio, fu costruito un ponte sul Rodano di grande utilità per i cittadini. (dal Martirologio)

Santa Liduina, vergine – A Schiedam in Geldria, nell’odierna Olanda, santa Liduina, vergine, che per la conversione dei peccatori e la liberazione delle anime sopportò con pazienza per tutta la vita le infermità del corpo, confidando solo in Dio. (dal Martirologio)

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