13 giugno: Sant’Antonio di Padova, presbitero e dottore della Chiesa
La Chiesa ricorda oggi Sant’Antonio di Padova, detto anche Doctor Evangelicus
Memoria di sant’Antonio, presbitero e dottore della Chiesa, che, nato in Portogallo, già canonico regolare, entrò nell’Ordine dei Minori da poco fondato, per attendere alla diffusione della fede tra le popolazioni dell’Africa, ma esercitò con molto frutto il ministero della predicazione in Italia e in Francia, attirando molti alla vera dottrina; scrisse sermoni imbevuti di dottrina e di finezza di stile e su mandato di san Francesco insegnò la teologia ai suoi confratelli, finché a Padova fece ritorno al Signore. (dal Martirologio)
La Chiesa ricorda oggi Sant’Antonio di Padova, detto anche Doctor Evangelicus. Presbitero e teologo portoghese naturalizzato italiano dell’Ordine dei Minori, fu proclamato Dottore della Chiesa da Pio XII.
Antonio nacque in una famiglia di nobili portoghesi discendenti dal crociato Goffredo di Buglione. Prima tra i canonici regolari agostiniani di Coimbra (1210), poi (1220) francescano, predicò dappertutto, nel Portogallo prima, poi in Italia, nutrendo le sue parole con la dottrina delle Sacre Scritture.
Nel 1221 incontrò, alla Porziuncola, San Francesco d’Assisi, che, nel giugno di quell’anno, lo inviò all’eremo di Montepaolo, presso Forlì, città nella quale iniziò, l’anno successivo, la sua attività di predicatore: il suo intervento, oltretutto improvvisato per ovviare all’imprevista assenza della persona incaricata, rivelò gli straordinari doni comunicativi di Antonio. Per questo, venne anche conosciuto, in vita, come Antonio da Forlì: in proposito, lo storico Gabirle Zelli testimonia appunto: esiste a Lisbona, in cattedrale, una lapide che lo ricorda come Sant’Antonio da Forlì.
Professore di teologia e nello stesso tempo predicatore, combatté l’eresia catara, specialmente in Francia, con estremo vigore e con una eccezionale forza di convinzione. Fu trasferito poi a Bologna e quindi a Padova, città di cui è patrono.
Morì all’età di 35 anni in concetto di santità. All’indomani della sua morte innumerevoli miracoli fecero sì che egli fosse invocato dai fedeli come un infaticabile taumaturgo.
Nel 1232, l’anno successivo alla sua morte, venne canonizzato da Gregorio IX. Papa Pio XII, che nel 1946 ha annoverato Sant’Antonio tra i dottori della Chiesa cattolica, gli ha dato il titolo di dottore evangelico, tanto era solito sostenere le sue affermazioni con citazioni del Vangelo.
Altri Santi che la Chiesa commemora il 13 giugno
Santa Felícola, martire – A Roma al settimo miglio della via Ardeatina, santa Felícola, martire. (dal Martirologio)
San Cetéo o Pellegrino, vescovo di Amiterno – In Abruzzo, san Cetéo o Pellegrino, vescovo di Amiterno, che, al tempo dell’invasione longobarda della regione, falsamente accusato di aver tradito la città, fu condannato a morte e annegato nel fiume. (dal Martirologio)
San Trifillo, vescovo – A Nicosía nell’isola di Cipro, san Trifillo, vescovo, che difese strenuamente la retta fede di Nicea e, come afferma san Girolamo, fu l’oratore più eloquente del suo tempo e straordinario commentatore del Cantico dei Cantici. (dal Martirologio)
San Cetéo o Pellegrino, vescovo – In Abruzzo, san Cetéo o Pellegrino, vescovo di Amiterno, che, al tempo dell’invasione longobarda della regione, morte e annegato nel fiume. (dal Martirologio)
Sant’Eulogio, vescovo – Ad Alessandria d’Egitto, sant’Eulogio, vescovo, insigne per la sua dottrina, al quale il papa san Gregorio Magno inviò molte lettere, scrivendo di lui: «Non è lontano da me, chi con me è una cosa sola». (dal Martirologio)
San Salmodio, eremita – Presso Limoges in Aquitania, in Francia, san Salmodio, eremita. (dal Martirologio)
San Ramberto, martire – Nel territorio di Lione in Francia, san Ramberto, martire, che, nato da illustre famiglia e ornato di nobili virtù, fu odiato dal maestro di palazzo Ebroíno al punto di essere dapprima imprigionato e infine ucciso. (dal Martirologio)
Sant’Aventino, eremita e martire – Nella valle di Larboust sui Pirenei, in Francia, sant’Aventino, eremita e martire, che si tramanda sia stato ucciso dai Mori. (dal Martirologio)
San Fandíla, sacerdote e monaco – A Córdova nell’Andalusia in Spagna, san Fandíla, sacerdote e monaco, che, durante la persecuzione dei Mori, sotto il regno di Maometto I, fu decapitato per la fede in Cristo. (dal Martirologio)
Santi Agostino Phan Viet Huy e Nicola Bùi Viet The, martiri – Presso Huê nell’An Nam, ora Viet Nam, santi Agostino Phan Viet Huy e Nicola Bùi Viet The, martiri, che, avendo per paura fatto oltraggio alla croce, desiderosi di espiare la loro colpa, chiesero subito all’imperatore Minh Mang di essere nuovamente processati come cristiani e per questo, dilaniati vivi su una nave, pervennero alle gioie celesti. (dal Martirologio)
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