12 ottobre: Sant’Edisto, martire
Oggi la Chiesa ricorda un martire del tempo delle persecuzioni dell’imperatore Nerone
A Roma sulla via Laurentina, sant’Edisto, martire. (dal Martirologio)
Conosciuto anche come Aristo, Resto o Oreste, secondo la leggenda sarebbe stato martirizzato sulla via Laurentina, al tempo delle persecuzioni dell’imperatore Nerone, precisamente il 12 ottobre dell’anno 60.
Edisto era un soldato dell’Esercito Romano, proveniente dalla nobile famiglia degli Aristi. Fu probabilmente a causa dei suoi ottimi servigi che venne nominato scudiero dell’imperatore Nerone. La tradizione vuole, nonostante la sua carriera militare, Edisto, profondo ammiratore del Cristianesimo, ottenne il sacramento del battesimo dall’apostolo Pietro.
Un giorno in cui scortava l’imperatore nella città di Laurento, il santo conobbe alcuni cristiani del posto, tra i quali il presbitero Prisco, sua moglie Termanzia, la figlia Cristina (o Criste) e la serva Vittoria, insieme ai quali prese segretamente parte ad una liturgia, celebrata di notte in un arenario. Sorpreso insieme ai compagni, a causa del tradimento di uno dei suoi servi, Edisto venne arrestato e in seguito sepolto vivo in compagnia di tutti gli altri fedeli. La sola Vittoria riuscì a sfuggire al martirio, venendo poi raggiunta in un bosco e trucidata.
Sul luogo del martirio sorsero una chiesa e un villaggio. Il villaggio, denominato curtis Sancti Heristi, venne trasferito sulle pendici del Monte Soratte per una migliore difesa contro gli assalitori. La costruzione a scopo difensivo prese dunque il nome di Castrum Sancti Heristi, più tardi Sant’Oreste. La chiesa romanica di Sant’Edisto, tuttavia, esiste ancora.
Durante il papato di Gregorio Magno, sul territorio di San Paolo fuori le Mura esisteva un monastero dedicato a Sant’Edisto. Nel VII secolo, le sue reliquie, insieme a quelle di Cristina e Vittoria, vennero venerate lì. Il sepolcro di Edisto venne collocato alla sedicesima pietra miliare della Via Ardeatina. Proprio qui sorgeva un’altra chiesa in onore del santo, ristrutturata durante il regno di papa Adriano I (772-795). Esisteva inoltre una tenuta papale (domusculta) che era chiamata Sancti Edisti.
Altri Santi che la Chiesa commemora il 12 ottobre
Santa Domnina, martire – Ad Ainvarza in Cilicia, nell’odierna Turchia, santa Domnina, martire, che si tramanda abbia patito molte torture sotto l’imperatore Diocleziano e il governatore Licia e abbia reso in carcere lo spirito a Dio. (dal Martirologio)
Commemorazione dei santi martiri e confessori della fede in Africa – Commemorazione dei santi quattromilanovecentosessantasei martiri e confessori della fede: vescovi, sacerdoti e diaconi della Chiesa di Dio insieme a una folla immensa di fedeli, durante la persecuzione vandalica in Africa, per ordine del re ariano Unnerico, furono esiliati in odio alla verità cattolica in un orrendo deserto e celebrarono, infine, il martirio dopo varie torture. Erano tra loro Cipriano e Felice, vescovi, insigni sacerdoti del Signore. (dal Martirologio)
Sant’Opilione, diacono – A Piacenza, sant’Opilione, diacono. (dal Martirologio)
San Felice IV, papa – A Roma, san Felice IV, papa, che trasformò due templi del Foro romano in una chiesa in onore dei santi Cosma e Damiano e si adoperò molto per la retta fede. (dal Martirologio)
San Massimiliano, vescovo – Nel territorio dell’odierna Austria, san Massimiliano, che si ritiene sia stato vescovo di Lorch. (dal Martirologio)
San Rodobaldo, vescovo – A Pavia, san Rodobaldo, vescovo, uomo di esemplare spirito di penitenza, che si impegnò molto per il culto divino e nella ricerca di reliquie dei santi. (dal Martirologio)
San Serafino da Montegranaro (Felice) de Nicola, religioso – Ad Ascoli, san Serafino da Montegranaro (Felice) de Nicola, religioso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che, vero povero, rifulse per umiltà e pietà. (dal Martirologio)
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