Udienza giubilare, il Papa: “Tutto va ripensato dentro il sogno di Dio”
Il bastone del Pontefice si rompe durante l’Udienza giubilare e il Papa rischia di cadere. Poi la meditazione su Maria Maddalena: “Il nostro cammino è un costante invito a cambiare prospettiva”

Città del Vaticano – “Il Giubileo è per le persone e per la Terra un nuovo inizio; è un tempo dove tutto va ripensato dentro il sogno di Dio”. A dirlo è Papa Francesco che questa mattina, nell’Aula Paolo VI, ha presieduto la seconda delle Udienze giubilari.
Un’udienza che è iniziata con un piccolo incidente per il Pontefice, entrato nella Sala Nervi appoggiandosi sul bastone. Ma un sostegno alla base dello stesso bastone si è staccato e si è visto il Papa vacillare per pochi istanti.
Bergoglio ha proseguito, sempre a piedi, ma sottobraccio a mons. Leonardo Sapienza e al suo aiutante che ha preso in mano il bastone ormai non sicuro. Il Papa ha svolto poi tranquillamente l’Udienza giubilare e salutato i fedeli, spostandosi con la sedia a rotelle, al termine della stessa.
Nella sua riflessione, incentrata sull’episodio biblico dell’incontro tra Maria Maddalena e il Cristo Risorto, il Vescovo di Roma fa ruotare tutto il suo discorso attorno alla parola “conversione”, termine che “indica un cambiamento di direzione. Tutto si può vedere, finalmente, da un’altra prospettiva e così anche i nostri passi vanno verso mete nuove. Così sorge la speranza che mai delude”.
“Anche per noi – prosegue il Pontefice – l’esperienza della fede è stata stimolata dall’incontro con persone che nella vita hanno saputo cambiare e sono, per così dire, entrate nei sogni Dio. Infatti, anche se nel mondo c’è tanto male, noi possiamo distinguere chi è diverso: la sua grandezza, che coincide spesso con la piccolezza, ci conquista”.
In quest’ottica, emerge chiaramente nei Vangeli la figura di Maria Maddalena: “Gesù l’ha guarita con la misericordia e lei è cambiata. La misericordia cambia, cambia il cuore. E Maria Maddalena, la misericordia l’ha riportata nei sogni di Dio e ha dato nuove mete al suo cammino”.
E il Vangelo di Giovanni, fa notare il Papa, “racconta il suo incontro con Gesù Risorto in un modo che ci fa pensare”. Più volte, infatti, “è ripetuto che Maria si voltò. È così che cresce la sua speranza: ora vede il sepolcro, ma non più come prima. Il mondo vecchio sembra ci sia ancora, ma non c’è più”.
“Un io troppo sicuro, troppo orgoglioso ci impedisce di riconoscere Gesù Risorto: anche oggi, infatti, il suo aspetto è quello di persone comuni che rimangono facilmente alle nostre spalle. Persino quando piangiamo e ci disperiamo, lo lasciamo alle spalle. Invece di guardare nel buio del passato, nel vuoto di un sepolcro, da Maria Maddalena impariamo a voltarci verso la vita. Lì il nostro Maestro ci attende”, conclude. (foto © Vatican Media)
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