Tanatoprassi, cos’è il trattamento usato per conservare le salme dei Papi

Si tratta del procedimento con cui vengono conservati non solo i corpi dei Papi

Città del Vaticano – Si chiama tanatoprassi ed è il trattamento di conservazione delle salme che permette di mantenere i corpi con cura ed igiene anche per un periodo mediamente lungo. Si tratta del procedimento con cui vengono conservati non solo i Papi, come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e ora anche Papa Francesco, ma anche leggende dello sport come Pelè e star dello spettacolo come Luciano Pavarotti ed Enzo Jannacci.

Tecnicamente la tanatoprassi consiste nell’iniezione nel circuito sanguigno della salma di un prodotto innovativo. Si tratta di un sostituto dell’ormai vetusta formalina che, stando a quanto riferito dagli esperti, “presenta caratteristiche tossiche e cancerogene”. Questo nuovo liquido è totalmente innocuo e con questo prodotto si riesce anche a conservare meglio il Dna. Per questo la tanatoprassi presenta benefici anche nel settore della medicina legale e della polizia scientifica.

Grazie a questo trattamento, dunque, è possibile mantenere le salme esposte per più giorni, come capita in questi giorni con Papa Francesco, sul quale con ogni probabilità è stata effettuata una procedura meno invasiva. Il procedimento con cui la tradizione vuole si trattino le salme dei Pontefici, in Italia non ha ancora un riconoscimento giuridico.

Per iscriverti al nostro canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link
Seguici anche su Facebookclicca su questo link