Sinodo dei Vescovi 2024: tutto quello che c’è da sapere

Il 2 ottobre al via la seconda sessione della XVI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi: Instrumentum laboris, calendario, argomenti e lista dei partecipanti

Sinodo

Città del Vaticano – Tutto pronto in Vaticano per la seconda e ultima sessione della XVI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, ovvero quella dedicata alla sinodalità, un percorso iniziato nel 2021 che vede ora il termine alla vigilia dell’Anno Santo.

Il Sinodo, come da prassi, si celebrerà a ottobre, più precisamente dal 2 al 27. A parteciparvi in tutto 368 persone, di cui 272 presuli e 96 non vescovi. A questi bisogna aggiungere 8 invitati speciali e 16 delegati fraterni (nella scorsa sessione erano 12), ovvero esponenti delle altre confessioni cristiane. La grande novità, come riporta l’Agenzia Fides, la presenza di due vescovi cinesi (leggi qui).

Clicca qui per leggere l’elenco completo dei partecipanti al Sinodo

Come lo scorso anno, l’inizio del Sinodo sarà preceduto da un ritiro spirituale di due giorni che si concluderà con una veglia di preghiera la sera del 1 ottobre. Ma a differenza di quella dello scorso anno, svoltasi in piazza San Pietro in un clima di festa, quest’anno si è optato per una liturgia penitenziale nella basilica vaticana per “disporre i lavori sinodali – si legge in una nota diffusa dalla Segreteria Generale del Sinodo – verso l’inizio di un nuovo modo di essere Chiesa”.

A presiedere il rito sarà Papa Francesco. La celebrazione prevede un tempo di ascolto di tre testimonianze di persone che hanno subito il peccato: il peccato degli abusi; il peccato della guerra; il peccato dell’indifferenza di fronte al dramma presente nel fenomeno crescente di tutte le migrazioni. Successivamente, fanno sapere dalla Segreteria Generale del Sinodo, “si procederà con la confessione di alcuni peccati. Non si tratta di denunciare il peccato degli altri, ma di riconoscersi parte di chi per omissione o azione diventa causa di sofferenza, responsabile del male patito da innocenti e indifesi. Chi esprimerà la richiesta di perdono lo farà a nome di tutti i battezzati.

In particolare, si confesserà il: peccato contro la pace; peccato contro il creato, contro le popolazioni indigene, contro i migranti; peccato degli abusi; peccato contro le donne, la famiglia, i giovani; peccato della dottrina usata come pietre da scagliare contro; peccato contro la povertà; peccato contro la sinodalità / mancanza dell’ascolto, comunione e partecipazione di tutti.

Al termine di questa confessione di peccati, il Santo Padre rivolgerà, a nome di tutti i fedeli, la richiesta di perdono a Dio e alle sorelle e i fratelli di tutta l’umanità”. Questa celebrazione, precisano dal Vaticano, “è aperta a tutti, in particolare ai giovani.

Altro momento di preghiera è quello in programma venerdì 11 ottobre. Una celebrazione ecumenica, anch’essa alla presenza del Pontefice e di tutti i rappresentanti ecumenici presenti a Roma. Il momento di preghiera si svolgerà dalle 19 alle 20 in piazza dei Protomartiri (ovvero lo spiazzo che sorge tra la basilica di San Pietro, il camposanto teutonico e il palazzo della sacrestia, subito dietro l’arco delle campane, ndr).

Il luogo non è scelto a caso: è quello dove, secondo una tradizione immemorabile, avvenne il martirio dell’Apostolo Pietro. E anche la data è simbolica poiché segna l’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, avvenuta l’11 ottobre 1962. Questa preghiera, precisano dalla Segreteria Generale del Sinodo, “sarà l’occasione per rendere grazie per tutti i frutti ecumenici che si sono sviluppati nello slancio del Concilio, sottolineando i 60 anni dalla pubblicazione della Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium e del Decreto sull’ecumenismo Unitatis Redintegratio (21 novembre 1964)”.

A questi momenti si affiancano le messe di apertura e chiusura (mercoledì 2 e domenica 27 ottobre) e la cerimonia di canonizzazione di alcuni beati domenica 20 ottobre. Per tutto il resto, come lo scorso anno, divieto assoluto di parlare con i giornalisti e massima riservatezza su quanto verrà detto nelle varie sessioni di lavoro durante le giornate.

Clicca qui per leggere la metodologia che sarà impiegata durante i lavori del Sinodo

Ma non tutto sarà completamente “riservato”. Il 9 e il 16 ottobre, dalle 18 alle 19.45, si svolgeranno quattro “forum teologico-pastorali”, ovvero quattro riunioni aperte al pubblico, durante le quali saranno presentati, da diverse prospettive, alcuni aspetti di quattro temi rilevanti per il percorso dell’Assemblea, e cioè: Il popolo di Dio, soggetto della missione; Il ruolo e l’autorità del Vescovo in una Chiesa sinodale; La mutua relazione Chiesa locale-Chiesa universale; L’esercizio del primato e il Sinodo dei Vescovi.

Il 21 ottobre, è in programma una nuova giornata di ritiro spirituale, in vista del discernimento sulla bozza del Documento finale che, come da prassi, prenderà vita dall’Instrumentum laboris. I lavori sinodali saranno suddivisi in cinque Moduli, ciascuno dei quali prevede sessioni in Assemblea plenaria (Congregazioni Generali) e nei Gruppi di lavoro, che si alterneranno. Ognuno dei primi quattro Moduli avrà un focus tematico specifico, costituito da una Sezione dell’Instrumentum laboris, mentre il Modulo conclusivo sarà dedicato alla discussione e approvazione del Documento finale da sottoporre all’attenzione del Santo Padre,

Clicca qui per leggere il testo completo dell’Instrumentum laboris

Per iscriverti al nostro canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link
Seguici anche su Facebookclicca su questo link