Scholz in Vaticano: migranti, Ucraina e Palestina i temi dell’incontro
Poco più di mezzora di faccia a faccia fra il Pontefice e il cancelliere tedesco, che al Papa ha donato il pallone degli Europei 2024 e una statuetta di porcellana raffigurante un orso bianco
Città del Vaticano – Nonostante la bronchite (leggi qui), Papa Francesco non rinuncia ad incontrare Olaf Scholz, nell’ultimo giorno della sua visita in Italia. Il Vaticano, infatti, è stata l’ultima tappa della due giorni del cancelliere tedesco, che ieri è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Scholz è arrivato nel Cortile di San Damaso alle 10:55. Quindi il saluto e l’incontro privato col Papa: appena mezzora di faccia a faccia tra i due conclusasi con il tradizionale scambio dei doni. Il Santo Padre ha regalato a Scholz un’opera in bronzo dal titolo “Amore sociale”, raffigurante un bimbo che aiuta un altro a rialzarsi, con la scritta “Amare Aiutare”, assieme a due volumi: il Messaggio per la Pace di quest’anno e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV.
Da parte sua, il Cancelliere tedesco ha donato al Pontefice il pallone ufficiale degli Europei di Calcio 2024, che si giocheranno in Germania questa estate, e la statuetta di un orso in porcellana con lo stemma della Repubblica Federale di Germania.
Dopo l’incontro col Pontefice, Scholz ha incontrato il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, accompagnato da mons. Mirosław Wachowski, Sottosegretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei “cordiali colloqui” in Segreteria di Stato, si legge in una nota diffusa dalla Santa Sede, “è stato espresso compiacimento per le buone relazioni e la fruttuosa collaborazione che intercorrono tra la Santa Sede e la Germania, rilevando l’importanza della fede cristiana nella società tedesca”.
Al centro dei colloqui anche “alcune questioni di interesse comune, come il fenomeno delle migrazioni. Si è fatto, poi, speciale riferimento ai conflitti in Ucraina e in Israele e Palestina, e al conseguente impegno per la pace, nella ricerca instancabile di una soluzione diplomatica che porti quanto prima alla cessazione delle ostilità”. (foto © Vatican Media)
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