Sacra Rota, il Papa: Aiutare “a purificare e ripristinare le relazioni interpersonali”
Il Pontefice inaugura l’Anno Giudiziario del Tribunale della Rota Romana e nella Sala Clementina incontra tutto il personale: “Il vostro lavoro di discernimento sull’esistenza o meno di un valido matrimonio è un servizio alla salus animarum, in quanto permette ai fedeli di conoscere e accettare la verità della propria realtà personale”

Città del Vaticano – “Ogni protagonista del processo si avvicina alla realtà coniugale e familiare con venerazione, perché la famiglia è riflesso vivente della comunione d’amore che è Dio Trinità”. Queste le parole che Papa Francesco rivolge al personale del Tribunale della Sacra Rota in occasione della 96ma apertura dell’Anno giudiziario.
“I coniugi uniti nel matrimonio hanno ricevuto il dono dell’indissolubilità, che non è una meta da raggiungere con il loro sforzo, né tantomeno un limite alla loro libertà, ma una promessa di Dio”, prosegue il Pontefice che, rivolgendosi ai giudici, aggiunge: “Il vostro lavoro di discernimento sull’esistenza o meno di un valido matrimonio è un servizio alla salus animarum, in quanto permette ai fedeli di conoscere e accettare la verità della propria realtà personale”.
Quindi l’esortazione a un’applicazione attenta delle norme: “È evidente – ma ci tengo a ribadirlo in questa sede – che la riforma interpella in modo forte la vostra prudenza nell’applicare le norme. E questo richiede due grandi virtù: la prudenza e la giustizia, che devono essere informate dalla carità”.
Infine, l’incoraggiamento ai giudici della Rota: “Cari fratelli, la Chiesa vi affida un compito di grande responsabilità, ma prima ancora di grande bellezza: aiutare a purificare e ripristinare le relazioni interpersonali”. (fonte Sir, foto © Vatican Media)
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