Pianeta sfruttato, l’ira del Papa: “Non siamo più uomini ma consumatori”

Il Pontefice: “Siamo fatti per essere discreti nell’uso della terra, e invece il pericolo è di trasformarsi in predatori, e adesso ci stiamo rendendo conto che questa forma di ‘gola’ ha fatto molto male al mondo”

Città del Vaticano – Da esseri umani a “consumatori”. A questo si sono ridotte le persone del XXI secolo secondo Papa Francesco, che questa mattina, durante l’Udienza Generale del mercoledì, svoltasi nell’Aula Paolo VI, ha continuato il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, soffermandosi sulla gola.

Un vizio che, “se lo leggiamo da un punto di vista sociale, è forse il vizio più pericoloso, che sta uccidendo il pianeta. Perché il peccato di chi cede davanti ad una fetta di torta, tutto sommato non provoca grandi danni, ma la voracità con cui ci siamo scatenati, da qualche secolo a questa parte, verso i beni del pianeta sta compromettendo il futuro di tutti”.

“Ci siamo avventati su tutto, per diventare padroni di ogni cosa, mentre ogni cosa era stata consegnata alla nostra custodia, non al nostro sfruttamento! Ecco dunque il grande peccato, la furia del ventre: abbiamo abiurato il nome di uomini, per assumerne un altro, “consumatori”. E oggi si dice così nella vita sociale: i “consumatori””, tuona il Santo Padre, che ammonisce: “Non ci siamo nemmeno accorti che qualcuno ha cominciato a chiamarci così. Siamo fatti per essere uomini e donne “eucaristici”, capaci di ringraziamento, discreti nell’uso della terra, e invece il pericolo è di trasformarsi in predatori, e adesso ci stiamo rendendo conto che questa forma di “gola” ha fatto molto male al mondo. Chiediamo al Signore che ci aiuti nella strada della sobrietà, e che le varie forme di gola non si impadroniscano della nostra vita”.

Terminata l’udienza, il Papa rilancia l’appello per la pace: “Rinnoviamo la nostra vicinanza con la preghiera alla cara popolazione Ucraina così provata e a quanti soffrono l’orrore della guerra in Palestina e Israele, come pure in altre parti del mondo. Preghiamo, preghiamo per questa gente che è sotto la guerra e preghiamo il Signore perché semini nel cuore delle Autorità dei Paesi il seme della pace”. (foto © Vatican Media)

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