Paperelle e barche: ecco il presepe galleggiante di piazza San Pietro – PHOTOGALLERY

I Magi arrivano a bordo di una gondola, la capanna è quella tipica della laguna di Grado. In anteprima vi mostriamo il presepe di piazza San Pietro

Città del Vaticano – Paperelle, gabbiano, aironi, imbarcazioni… Galleggia sull’acqua il presepe che quest’anno abbellirà piazza San Pietro per le feste di Natale 2024. L’intera opera riproduce la laguna veneta di Grado. Oltre naturalmente alla nascita di Gesù Bambino, come filo conduttore l’amore, proponendo altresì scene di vita quotidiana di un tempo che si vivevano nella laguna del Friuli Venezia-Giulia, ricche di affetti e operosità.

Grado porta, dunque, in piazza San Pietro il presepio della Comunità, realizzato da una quarantina di persone, tutti volontari, professionisti e artisti nei rispettivi campi, espressione in buona parte dell’associazionismo locale.

Come ambientazione è stato scelto uno dei diversi aspetti della città balneo-curativa, ovvero quello della sua laguna, unica, vivente, che si lega anche alla storicità dell’isola essendo, riferendoci al lontano periodo dei patriarchi, la figlia di Aquileia ma, soprattutto, la madre di Venezia.

Una laguna un tempo abitata stabilmente da centinaia di gradesi, i cosiddetti “casoneri”, perché abitavano nei “casoni”, le tipiche costruzioni di canne.

E proprio all’interno di un “casone” è posta la Natività, opera realizzata, unitamente a tutte le altre numerose statue, da padre e figlia, Lorenzo e Francesca Boemo.

Statue che hanno la caratteristica di essere pregne di fango, proprio quello della laguna. L’ambientazione scelta è quella dei primi anni del ‘900.

I “casoneri” rientravano a Grado solamente tre volte all’anno, per Pasqua, per il” Perdòn de Barbana”, la processione votiva dei gradesi che si recano a rendere grazie alla Vergine del Santuario dell’isola di Barbana e, naturalmente, per Natale.

L’opera prevede anche, all’interno di un lungo argine (un centinaio di metri di blocchi di polistirolo lavorato a mano), la presenza dell’acqua, dove galleggeranno due “batele”, le caratteristiche barchette a fondo piatto per girare lungo i canali della laguna. Non mancherà nemmeno una spiaggetta con una nonna che tiene d’occhio i nipotini e il cane.

Quando si parla di operosità è necessario ricordare che in laguna, tranne i bambini piccoli che frequentavano la scuola che si trovava nell’isola di Anfora, tutti lavoravano per contribuire ad andare avanti. Quindi anche le donne. E sarà proprio una di queste, una donna pescatrice che coadiuvava il marito, a condurre la “batela” con a bordo i Magi.

In mezzo alla laguna, come nella realtà, ci sono anche alcune “briccole”, una struttura nautica utilizzata per indicare le direzioni da prendere: Aquileia, il Santuario della Incoronata Vergine dell’isola di Barbana, Trieste e Venezia. E poi la ricca vegetazione e l’avifauna realizzata con la stampante 3D. A proposito di questa, per evitare l’arrivo in massa di gabbiani, sono stati ubicati due dissuasori a ultrasuoni con frequenza variabile.

La passione dei presepi a Grado è molto radicata, tanto che da tanti lustri ormai si svolge una importante rassegna con le opere esposte, sia lungo le calli del centro storico, di tipica impronta veneta, dove ci sono anche due preziose basiliche paleocristiane (quella intitolata a Sant’Eufemia è stata consacrata nel 579 dal Patriarca Elia), sia nelle altre parti della città, anche in apposite sale.

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