Papa Francesco: “Rischiare l’amore” è la “terapia” di Gesù per vivere felici
Il Pontefice all’Angelus: “La vera ricchezza è essere guardati con amore dal Signore” e non il “possesso delle cose materiali” o le “sicurezze terrene”: Poi l’appello per la pace in Terra Santa e Ucraina: “La guerra è un’illusione, una sconfitta per tutti, soprattutto per chi si crede invincibile. Fermatevi, per favore!”
Città del Vaticano – La “terapia” di Gesù per raggiungere la felicità è rischiare l’amore. A dirlo è Papa Francesco che commenta così, durante l’Angelus, il brano odierno del Vangelo, ovvero l’episodio del giovane ricco: “Questo tale va da Gesù correndo. È come se qualcosa nel suo cuore lo spingesse: in effetti, pur avendo tante ricchezze, è insoddisfatto, porta dentro un’inquietudine, è alla ricerca di una vita più piena. È ricco, eppure ha bisogno di guarigione”.
“Gesù lo guarda con amore – sottolinea il Pontefice – poi, gli propone una ‘terapia’: vendere tutto quello che ha, darlo ai poveri e seguirlo. Ma, a questo punto, arriva una conclusione inattesa: quest’uomo si fa triste in volto e se ne va via!”. Anche noi, fa notare Francesco, “portiamo nel cuore un insopprimibile bisogno di felicità e di una vita colma di significato; tuttavia, possiamo cadere nell’illusione di pensare che la risposta si trovi nel possesso delle cose materiali e nelle sicurezze terrene”.
Al contrario, “Gesù invece vuole riportarci alla verità dei nostri desideri e farci scoprire che, in realtà, il bene a cui aneliamo è Dio stesso,. La vera ricchezza è essere guardati con amore dal Signore e come fa Gesù con quell’uomo, amarci tra di noi facendo della nostra vita un dono per gli altri”.
In altre parole, “Gesù ci invita a rischiare, a ‘rischiare l’amore'” perché “vendere tutto per darlo ai poveri, significa spogliarci di noi stessi e delle nostre false sicurezze, facendoci attenti a chi è nel bisogno e condividendo i nostri beni, non solo le cose ma ciò che siamo: i nostri talenti, la nostra amicizia, il nostro tempo, e così via”.
Dopo le benedizione, il pensiero del Papa va nuovamente al Medio Oriente: “Chiedo ancora una volta un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti. Si percorrano le vie della diplomazia e del dialogo per ottenere la pace”. “Sono vicino a tutte le popolazioni coinvolte, in Palestina, in Israele e in Libano, dove chiedo che siano rispettate le forze di pace delle Nazioni Unite. Prego per tutte le vittime, per gli sfollati, per gli ostaggi che auspico siano subito rilasciati, e spero che questa grande inutile sofferenza, generata dall’odio e dalla vendetta, finisca presto”, aggiunge il Pontefice.
“Fratelli e sorelle, la guerra è un’illusione, non porterà mai la pace, non porterà mai la sicurezza, è una sconfitta per tutti, soprattutto per chi si crede invincibile. Fermatevi, per favore!”, l’appello di Francesco che non dimentica gli ucraini: “Non siano lasciati morire di freddo, cessino gli attacchi aerei contro la popolazione civile, che è sempre la più colpita. Basta uccidere innocenti!”.
Infine, la preghiera per Haiti, “dove continuano le violenze contro la popolazione, forzata a fuggire dalle proprie case in cerca di sicurezza altrove, dentro e fuori il Paese. Non dimentichiamo mai i nostri fratelli e sorelle haitiani. Chiedo a tutti di pregare affinché cessi ogni forma di violenza e, con l’impegno della Comunità internazionale, si continui a lavorare per costruire la pace e la riconciliazione nel Paese, difendendo sempre la dignità e i diritti di tutti”. (foto © Vatican Media)
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