Omosessuali nei seminari e preti gay: cosa dice la nuova Ratio

“C’è troppa frociaggine”. Le parole che Papa Francesco avrebbe pronunciato nell’incontro con i Vescovi italiani hanno fatto scalpore. Ma cosa dicono le “regole” per entrare in seminario? Un omosessuale può diventare sacerdote?

Città del Vaticano – Hanno destato scalpore le parole che Papa Francesco avrebbe pronunciato il 20 maggio 2024 nell’incontro a porte chiuse con i Vescovi italiani, incontro che apriva la 79ma Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (leggi qui).

“Guardate: c’è già un’aria di frociaggine in giro che non fa bene. C’è una cultura odierna dell’omosessualità rispetto alla quale chi ha un orientamento omosessuale è meglio che non sia accolto” in seminario perché “è molto difficile che un ragazzo che ha questa tendenza poi non cada perché vengono pensando che la vita del prete li possa sostenere ma poi cadono nell’esercizio del ministero”.

Queste le parole precise, secondo quanto riportano i media italiani, dette dal Pontefice nell’Aula Nuova del Sinodo. Frasi che avrebbero suscitato la risata di alcuni presuli e lo “sdegno” di altri, come confermato da diversi Vescovi, secondo i quali Bergoglio avrebbe utilizzato il termine “frociaggine” probabilmente inconsapevole del suo significato dispregiativo per mettere in guardia i presenti sul fatto che quello che per la cultura di oggi sembra la cosa più normale, per il ministero ordinato non lo è, esponendo i giovani al rischio di “cadere”.

La frase, anticipata da Dagospia e poi ripresa da diversi quotidiani nazionali e non, sarebbe stata detta dal Papa in risposta ad una ulteriore domanda di un paio di vescovi che, forti della Ratio sui seminari (ovvero le regole secondo le quali un uomo può intraprendere un percorso all’interno di un seminario) che lo scorso novembre ha portato la Cei ad approvare una mozione favorevole all’accoglienza nei seminari per chi ha tendenze omosessuali, hanno fatto notare la circostanza al Papa che già si era espresso con il “no” all’ingresso in seminario per i giovani con tendenze omosessuali.

Secondo i presenti, il Papa ha osservato “con molta serenità” che l’attenzione va data si’ ad ogni persona ma che non si può sublimare tutto col fatto di essere prete, rischiando di mettere i giovani nella condizione di cadere. E, per rafforzare il suo pensiero, ha utilizzato l’espressione “colorita”.

Ma cosa dice la Ratio? Un omosessuale può entrare in seminario ed essere ordinato sacerdote? Secondo gli ultimi documenti pubblicati dalla Santa Sede (2005, ndr.) sui cosiddetti “criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali”, ad oggi non possono essere ammessi nei seminari “coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”.

Sulla base di questo, solo pochi mesi fa, a novembre 2023, la Cei aveva approvato, durante una riunione ad Assisi, una nuova Ratio sull’ammissione ai seminari, testo non ancora pubblicato poiché manca il via libera del Pontefice. Secondo quanto trapelato, i Vescovi italiani avrebbero approvato a maggioranza un criterio che marca nettamente il confine tra l’orientamento omosessuale e le “tendenze profondamente radicate”. In altre parole, con la nuova Ratio, se una persona è omosessuale può entrare in seminario se pratica la castità perché il “problema” non sarebbe la tendenza ma la pratica di atti omosessuali.

Quindi, se il seminarista mostra di aver fatto una scelta seria sulla castità può essere ordinato sacerdote. Ma al Pontefice questa nuova Ratio non sarebbe piaciuta, ed è per questo che a distanza di mesi manca il suo placet. alla pubblicazione.

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