L’abbraccio del Papa ai cinesi: “Sono un popolo maestro di speranza”

Il Pontefice ribadisce la sua volontà di visitare la Cina e pregare al santuario mariano di Sheshan a Shangai: “Vorrei incontrare i vescovi locali e il popolo di Dio che è così fedele”

Città del Vaticano – Un popolo dalla “grande fede” che è anche “maestro di speranza”. È la carezza che Papa Francesco manda a tutti i cinesi rinnovando il desiderio di compiere un Viaggio Apostolico nel paese asiatico.

Le parole del Pontefice arrivano nel corso di un’intervista rilasciata a padre Pedro Chia, direttore dell’Ufficio Stampa della Provincia Cinese della Compagnia di Gesù, registrata nella biblioteca del Palazzo Apostolico a maggio e resa pubblica solo oggi.

Francesco vorrebbe recarsi al santuario di Sheshan, a Shangai: “Davanti al mio ufficio a Casa Santa Marta ho l’immagine della Madonna di Sheshan”, rivela. “La festeggiamo proprio oggi”, gli ricorda poi l’intervistatore, osservando che il 24 maggio, memoria della Beata Maria Vergine aiuto dei cristiani, ricorre la festa proprio nel santuario mariano nel quale il Pontefice vorrebbe pregare di persona.

Non solo: in Cina, continua il Papa, “vorrei incontrare i vescovi locali e il popolo di Dio che è così fedele. Hanno vissuto tante cose e sono rimasti fedeli”. All’intervistatore, che chiede quale messaggio invierebbe oggi il successore di Pietro ai giovani cattolici cinesi, Francesco risponde con una parola: “Speranza”. Ma subito chiarisce: “Mi sembra tautologico dare un messaggio di speranza a un popolo che è maestro di speranza e di pazienza nell’attesa.

Questa, sottolinea il Vescovo di Roma, “è una cosa molto bella. Quello cinese è un grande popolo che non deve sprecare il suo patrimonio”. Al contrario, “deve portare avanti con pazienza la sua eredità”, conclude.

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