La Direttrice dell’Unicef dal Papa: “Proteggere i bambini da guerre e povertà”
Incontro privato al termine della prima Giornata Mondiale dei Bambini in Vaticano: “Non possiamo essere compiacenti quando i bambini vengono uccisi, feriti e sono privati del loro futuro”

Roma – La Direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, ha terminato ieri una visita di tre giorni a Roma, durante la quale ha incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Papa Francesco nell’ambito della prima “giornata per i bambini” organizzata dal Vaticano per contribuire a incoraggiare un’azione globale a favore di milioni di bambini colpiti da povertà, conflitti e crisi climatiche.
“Non è facile essere un bambino nel mondo di oggi. Centinaia di milioni di bambini continuano a vedersi strappare la vita da guerre e violenze, da povertà e disuguaglianze e dall’impatto dei cambiamenti climatici, come siccità, incendi, tempeste più forti e inquinamento”, le parole di Russell. “Papa Francesco ha messo in guardia da una globalizzazione dell’indifferenza. Dobbiamo trasformare l’indifferenza e il disprezzo per i diritti e il benessere dei bambini in una globalizzazione di pace, gentilezza e cura per ogni bambino, ovunque”.
La festa della Gmb tra l’Olimpico e San Pietro
Sabato Russell si è unita a Papa Francesco e a decine di migliaia di bambini da tutto il mondo, compresi i paesi devastati dalla guerra, insieme a genitori, celebrità locali e centinaia di volontari dell’Unicef allo Stadio Olimpico di Roma (leggi qui) esortando i bambini presenti allo stadio e quelli che lo guardavano in tutto il mondo, a contribuire a creare un mondo più pacifico, equo e vivibile.
Ieri, accompagnata da dieci bambini, dopo la messa svoltasi in piazza San Pietro (leggi qui), ha incontrato privatamente Papa Francesco nella Domus Santa Marta, in Vaticano. Col Pontefice padre Enzo Fortunato e Aldo Cagnoli, organizzatori della Gmb. Russell ha consegnato due quadri di bambini della Repubblica Democratica del Congo. Sia il Papa che Russell hanno visitato negli ultimi anni il Paese devastato dalla guerra, dove i bambini sono vittime di terribili violenze e privazioni.
“In qualsiasi conflitto o disastro, i bambini sono sempre i primi a soffrire, e sono quelli che soffrono di più. Dobbiamo ascoltare le voci dei bambini e realizzare un mondo a misura di ogni bambino. Non possiamo essere compiacenti quando i bambini vengono uccisi, feriti e sono privati del loro futuro”, aggiunge Russel.
Circa 400 milioni di bambini – ovvero circa 1 bambino ogni 5 – vivono o fuggono da zone di conflitto, luoghi come Gaza, Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Ucraina e Yemen. Allo stesso tempo, più di 1 miliardo di bambini vive attualmente in Paesi che sono a “rischio estremamente elevato” per gli impatti del cambiamento climatico.
L’incontro al Quirinale
Nel primo giorno della sua visita, Russell ha incontrato il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, per discutere di come proteggere meglio i bambini vulnerabili in tutto il mondo, compresi quelli che vivono in situazioni di emergenza umanitaria e i bambini migranti e rifugiati. Con Russell c’era anche la giovane attivista dell’Unicef Hannah Imordi, ora 23 anni, che ha raccontato il suo straziante viaggio dalla Nigeria all’Italia all’età di 17 anni. Adesso attraverso la sua esperienza dà forza agli altri e amplifica le voci dei bambini non accompagnati, dei giovani migranti e dei rifugiati.
La visita della Russell è coincisa anche con i 50 anni di attività di advocacy e raccolta fondi del Comitato nazionale dell’Unicef in Italia, che si celebrano quest’anno. Durante la visita, Russell ha ringraziato il Governo e il popolo italiano per il loro sostegno di lunga data al lavoro dell’Unicef a favore dei bambini di tutto il mondo. (foto © Unicef)
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