Il Papa in Asia e Oceania. Diario di bordo, giorno 11

Volge al termine il Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Asia e Oceania: in volo di ritorno la tradizionale conferenza stampa

Città del Vaticano – Con un “grazie” e tanti sorrisi si conclude il lungo Viaggio Apostolico in Asia e Oceania. Quattro gli Stati toccati: Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore, per un totale di quasi 40mila chilometri percorsi.

Nell’ultimo giorno, tre gli appuntamenti segnati in agenda: il primo è stato l’incontro privato, poco dopo le 8:30 (ora locale) con il Vescovo, i sacerdoti, i consacrati e le consacrate della città-Stato. All’incontro ha preso parte anche il vescovo Presidente della Conferenza Episcopale di Malesia, Singapore e Brunei. Nei 20 minuti di incontro, il Pontefice ha esortato il clero a vivere “in mezzo al popolo, uniti a Dio, fratelli tra voi e uniti al vescovo”. E alle suore presenti ha detto: “Non dimenticate di esprimere la maternità della Chiesa”. Prima della benedizione e della foto di gruppo, a conclusione dell’incontro, Francesco ha esortato tutti a “conservare il sorriso”.

Dopo aver incontrato il clero locale, Bergoglio ha fatto visita a un gruppo di anziani e disabili ospitati presso la Casa “Santa Teresa”. A braccio il Pontefice ha detto ai presenti: “Saluto tutti voi che siete qui e vi chiedo di pregare per me, io prego per voi. Anche vi chiedo di pregare per la Chiesa e per l’umanità. La #preghiera vostra è molto importante davanti a Dio. Dio è contento di sentire la preghiera vostra. Grazie tante della vostra pazienza e della vostra preghiera”.

Quindi ha impartito la benedizione. Infine, guardando il gruppo davanti ai suoi occhi, persone a cui resta poco tempo da vivere, ha aggiunto: “Adesso con questa benedizione il Signore si manifesta vicino a voi. Il Signore perdona tutto sempre e io manifesto nel nome del Signore il perdono a tutti voi”. L’incontro si è concluso con la preghiera dell’Ave Maria.

Francesco ha poi raggiunto il “Catholic Junior College” per l’incontro interreligioso con i giovani. Oltre un’ora di dialogo sincero, fatto di domande e risposte, scambio di battute e sorrisi. Come già accaduto in passato, il discorso preparato viene accantonato dal Pontefice, che ai giovani parla completamente a braccio dopo aver ascoltato le testimonianze di ciascuno di loro. “Rischiate, uscite dalla comfort zone. Un giovane che non rischia è un vecchio, gli cresce la pancia nella mente” (leggi qui).

Poi di corsa in auto verso l’aeroporto per la cerimonia di congedo. L’atterraggio a Fiumicino è previsto per le ore 18.25. (foto © Vatican Media)

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