Il Papa: “Attenti al diavolo: con edonismo e consumismo vuole incatenarci l’anima”
Il Pontefice all’Angelus mette in guardia i fedeli: “State attenti: con il diavolo non si dialoga, perché se tu ti metti a dialogare con lui, vince lui, sempre”
Città del Vaticano – Attenti al diavolo, che “con le sue catene” vuole “soffocare la nostra libertà”. A mettere in guardia i fedeli cattolici è Papa Francesco che, affacciato su una piazza San Pietro baciata dal sole e gremita da 20mila fedeli, commenta così la pagina odierna del Vangelo.
Il diavolo, ammonisce il Pontefice, “vuole possedere per ‘incatenarci l’anima’. E noi dobbiamo stare attenti alle ‘catene’ che ci soffocano la libertà”. Perché il diavolo ti toglie la libertà, sempre”. Il Santo Padre prova a dare dei nomi ad alcune di queste catene “che possono stringerci il cuore”: “Penso alle dipendenze, che rendono schiavi, sempre insoddisfatti, e divorano energie, beni e affetti; penso alle mode dominanti, che spingono a perfezionismi impossibili, al consumismo e all’edonismo, che mercificano le persone e ne guastano le relazioni”.
Non solo: ci sono anche altre catene, come “le tentazioni e i condizionamenti che minano l’autostima, la serenità e la capacità di scegliere e di amare la vita; un’altra catena: la paura, che fa guardare al futuro con pessimismo, e l’insofferenza, che getta la colpa sempre sugli altri; e poi c’è la catena molto brutta: l’idolatria del potere, che genera conflitti e ricorre ad armi che uccidono o si serve dell’ingiustizia economica e della manipolazione del pensiero”.
Ma dalla parte dell’uomo c’è Gesù, che “è venuto a liberarci da tutte queste catene”. Lui “ha il potere di cacciare via il diavolo. Gesù libera dal potere del male”. Il Papa ribadisce quindi uno dei suoi mantra: “Mai Gesù ha dialogato con il diavolo. Fratelli e sorelle, con il diavolo non si dialoga! State attenti: con il diavolo non si dialoga, perché se tu ti metti a dialogare con lui, vince lui, sempre. State attenti”.
Cosa fare allora quando ci sentiamo tentati e oppressi? Per il Pontefice “negoziare con il diavolo”, è escluso. Al contrario, “dobbiamo invocare Gesù: invocarlo lì, dove sentiamo che le catene del male e della paura stringono più fortemente”. (foto © Vatican Media)
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