Il Papa ai parroci: “Diventate missionari di sinodalità”
Mandato del Santo Padre ai parroci in vista del Sinodo di ottobre: “Dobbiamo fare di più se vogliamo far entrare nel dinamismo sinodale un numero più grande di sacerdoti. E questo non lo possono fare soltanto la Segreteria Generale del Sinodo e i Dicasteri della Curia romana”
Città del Vaticano – Diventare “missionari di sinodalità”. Questo quanto chiede Papa Francesco ai parroci giunti a Roma in rappresentanza dei parroci di tutti il mondo per un summit in vista del Sinodo di ottobre. “Abbiamo bisogno del vostro aiuto per continuare ad ascoltare la voce dei parroci in vista della Seconda Sessione dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi”, dice il Pontefice, sottolineando che quanto fatto fin’ora “non basta: dobbiamo fare di più se vogliamo far entrare nel dinamismo sinodale un numero più grande di sacerdoti. E questo non lo possono fare soltanto la Segreteria Generale del Sinodo e i Dicasteri della Curia romana che hanno organizzato questo incontro”.
“Per questo vi chiedo oggi di diventare missionari di sinodalità con i vostri fratelli parroci, una volta rientrati a casa: animando la riflessione sul rinnovamento del ministero di parroco in chiave sinodale e missionaria, promuovendo momenti di conversazione nello Spirito tra parroci, in presenza oppure online, sfruttando l’occasione di qualche incontro già organizzato, o organizzandone uno apposta”.
Francesco chiede anche “di informare la Segreteria del Sinodo dei frutti di questi incontri, seguendo le indicazioni che vi saranno date. Rientrando a casa parlate di questa idea con i vostri vescovi e con le Conferenze episcopali, e dite pure loro che è un incarico che vi ha dato il Papa”.
“Da parte mia – conclude il Pontefice -, ho scritto una lettera a tutti i parroci del mondo per informarli di questa iniziativa e per presentarvi come missionari di sinodalità presso di loro. Ora la firmo e poi una copia sarà consegnata a ciascuno di voi, perché la diffondiate una volta rientrati a casa. Grazie per la vostra collaborazione. Vi accompagnerò con la mia preghiera e anche voi non dimenticatevi di pregare per me”.
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