IA: Welby firma la carta vaticana sull’algoretica che sarà presentata al G7
Dopo Microsoft, Ibm, Cisco e i leader ebraici e musulmani, anche l’arcivescovo di Canterbury sottoscrive la Rome Call per uno sviluppo etico dell’intelligenza artificiale
Città del Vaticano – L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha firmato, nel corso di una cerimonia a Roma, la Rome Call for AI Ethics, ovvero la carta vaticana sull’algoretica che sarà presentata a giugno anche ai leader del G7 proprio da Papa Francesco (leggi qui).
Il documento mira a promuovere un senso di responsabilità condivisa per la dignità umana in un contesto di rapidi progressi tecnologici. Per garantire che ogni individuo, indipendentemente dal proprio background, possa beneficiare di questi progressi, le religioni, le organizzazioni internazionali, i governi, le istituzioni e il settore privato devono lavorare insieme.
Il documento chiede uno sviluppo etico dell’intelligenza artificiale che sia al servizio dell’umanità piuttosto che del profitto e che contrasti la graduale sostituzione delle persone sul posto di lavoro, e che promuova il rispetto per la nostra casa comune.
“Siamo molto contenti che, con l’inclusione dei nostri fratelli anglicani, la Rome Call possa conoscere un ulteriore passaggio di espansione. Quando la riflessione e il dialogo sulle problematiche dello sviluppo tecnologico si incontrano con spirito di fraternità, è possibile trovare strade condivise e soluzioni efficaci per costruire la pace e il bene comune”, il commento di mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e della Fondazione RenAIssance.
Commentando l’evento, l’arcivescovo Welby, che ha firmato a nome della Chiesa d’Inghilterra, ha dichiarato: “Sono lieto di sostenere la Rome Call for AI Ethics, che sottolinea la dignità di ogni essere umano in mezzo ai cambiamenti tecnologici. Anche se non possiamo prevedere il futuro, sappiamo che continueranno ad esserci rapidi sviluppi nella scienza e nella tecnologia e dobbiamo essere preparati. L’intelligenza artificiale offre un enorme potenziale per migliorare le capacità umane. Deve anche cercare di proteggere, preservare e tutelare la dignità della persona umana. Gli enormi progressi offerti dall’AI non possono essere proprietà esclusiva dei suoi sviluppatori o di una singola parte dell’umanità. Devono essere per tutte le persone, ovunque. Devono essere al servizio del bene comune, del clima e dello sviluppo sostenibile. Il modo in cui comprendiamo l’intelligenza artificiale dipende in gran parte dal modo in cui comprendiamo la natura dell’essere umano. Lavoriamo tutti per garantire che la dignità di ogni essere umano, creato da Dio, non per il profitto o la produttività, sia al centro di tutto ciò che facciamo”.
Anche padre Paolo Benanti, professore straordinario di Etica delle tecnologie presso la Pontificia Università Gregoriana e direttore scientifico della Fondazione RenAIssance, ha accolto con entusiasmo questo evento, affermando: “Con questa nuova espansione della Rome Call possiamo guardare con rinnovata fiducia all’algoretica, ovvero al contributo positivo dell’approccio etico all’intelligenza artificiale. Non è mai un mero problema di innovazione. Si tratta piuttosto di trasformare quest’ultima in sviluppo umano. È altresì molto importante il fatto che il patrimonio di sapienza umana rappresentata dalle religioni parli all’intera umanità, valorizzando ciò che è condiviso per affrontare le sfide della contemporaneità”.
La cerimonia si è svolta presso la sede della Pontificia Accademia per la Vita. Dal lancio della Rome Call nel febbraio 2020, molti stakeholder hanno firmato il documento, tra cui rappresentanti delle religioni abramitiche, del governo italiano, nonché player come Microsoft, IBM e Cisco.
La Rome Call for AI Ethics e le altre religioni
La Rome Call for AI Ethics, nata nel febbraio 2020 e firmata all’epoca anche da alcune delle più grandi tech company del mondo (Microsoft e IBM), insieme alla FAO e a rappresentanti del governo italiano, impegna i firmatari a seguire quanto richiesto dai suoi principi in termini di trasparenza, inclusione, responsabilità, imparzialità, affidabilità, sicurezza e privacy.
Le religioni hanno svolto e continueranno a svolgere un ruolo cruciale nel plasmare un mondo in cui l’essere umano e il rispetto della nostra casa comune sono al centro del concetto di sviluppo. Per questo motivo, uno sviluppo etico dell’intelligenza artificiale deve essere affrontato da una prospettiva interreligiosa. Il potenziale di un evento interreligioso risiede nell’impatto del suo messaggio. Di fronte alle trasformazioni radicali che le tecnologie digitali e intelligenti stanno producendo nella società, le religioni forniscono una guida per la ricerca di senso dell’umanità in questa nuova era.
Essenziale per costruire la solidarietà e la pace, il dialogo interreligioso deve essere promosso in tutti gli aspetti della vita, compresi la tecnologia e la scienza moderna. Affinché le conquiste tecnologiche siano utilizzate a beneficio di tutti, nella promozione della dignità umana, dell’uguaglianza e della giustizia; e affinché gli strumenti, come i social media o le loro versioni future, siano utilizzati per promuovere valori condivisi, come la fratellanza umana, anziché la divisione e la diffidenza, la società umana deve adottare una algoretica, cioè lo sviluppo etico degli algoritmi, progettato, discusso e concordato da tutte le persone di buona volontà.
La firma interconfessionale della Rome Call for AI Ethics da parte dell’arcivescovo Justin Welby a nome della Chiesa d’Inghilterra fa parte dei grandi eventi promossi e realizzati dalla Fondazione RenAIssance, istituita il 12 aprile 2021 da Papa Francesco con personalità giuridica pubblica canonica. La Fondazione, ente strumentale della Pontificia Accademia per la Vita, ha sede in Vaticano. La Fondazione RenAIssance, senza scopo di lucro, si propone di sostenere la riflessione antropologica ed etica delle nuove tecnologie sulla vita umana, promossa dalla Pontificia Accademia per la Vita. È iscritta nel registro delle ONP (Organizzazioni Non Profit) presso il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
Per iscriverti al nostro canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link