I tesori della Biblioteca Vaticana in mostra alla Biennale delle Arti Islamiche

Diverse opere provenienti dalle collezioni della Biblioteca Vaticana saranno esposte alla sezione AlMadar dell’Islamic Arts Biennale in programma a Jeddah, in Arabia Saudita

Città del Vaticano – La Biblioteca Apostolica Vaticana è lieta di annunciare la propria partecipazione, con diverse opere provenienti dalle proprie collezioni, alla sezione AlMadar dell’Islamic Arts Biennale che si terrà dal 25 gennaio al 25 maggio 2025 a Jeddah, in Arabia Saudita.

Organizzata dalla Diriyah Biennale Foundation, la Diriyah Islamic Arts Biennale si terrà presso il terminal Hajj del King Abdulaziz International Airport, struttura architettonica progettata per gestire l’enorme afflusso di pellegrini e che riveste un profondo significato per i musulmani di tutto il mondo, ospitando ogni anno milioni di viaggiatori che vi transitano per compiere i pellegrinaggi sacri dell’Hajj e dell’Umrah alla Mecca.

Questo evento culturale unico nel suo genere è dedicato alla civiltà islamica nelle sue espressioni artistiche e scientifiche e si propone come punto d’incontro e creazione, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare i contributi delle arti e della cultura islamica al mondo contemporaneo.

La Biennale celebra e promuove la diversità delle espressioni artistiche che caratterizzano le arti islamiche a livello globale e mira a facilitare la comprensione e la collaborazione tra diverse culture, creando un ponte tra passato, presente e futuro attraverso un’ampia gamma di opere d’arte contemporanee e manufatti storici e tramite un’esperienza multisensoriale articolata.

L’edizione inaugurale del 2023 della Biennale ha attirato oltre 600.000 visitatori; l’edizione del 2025 ne conferma le linee programmatiche, presentando insieme manufatti storici e opere d’arte contemporanea come parti di un ricco continuum.

È curata da un team internazionale guidato dai Direttori Artistici Abdul Rahman Azzam, rinomato autore e storico già Senior Expert Advisor per AlMadar nel 2023; Julian Raby, illustre studioso ed ex professore di Arte e Architettura Islamica presso l’Università di Oxford, ed ex Direttore del National Museum of Asian Art della Smithsonian Institution; e Amin Jaffer, Direttore della Al Thani Collection, studioso specializzato nelle intersezioni tra le culture europee e asiatiche. L’artista saudita Muhannad Shono, che nei suoi lavori si concentra sulla spiritualità e sul ruolo dell’immaginazione nella formazione della realtà, è il Curatore dell’Arte Contemporanea.

La Biennale si estende su un’area totale di 110.000 metri quadrati di spazio espositivo; l’evento prevede la pubblicazione di un catalogo esaustivo delle opere esposte. AlMadar (L’orbita) prevede una rappresentanza diversificata di oggetti provenienti da musei, biblioteche e collezioni di tutto il mondo e offrirà una rappresentazione sfaccettata dell’arte dei numeri in tutti i suoi aspetti, dalle origini in natura alle infinite applicazioni nell’ambito della cultura islamica, ai progressi matematici, alla mappatura terrestre e celeste, alla navigazione e al commercio, ai riti e alla vita spirituale, all’organizzazione e decorazione del Corano, alla geometria, alla proporzione e al design dei testi arabi all’architettura. Una serie di opere d’arte contemporanea accompagnerà l’esposizione esplorando il tema dei numeri nel presente collettivo, anche con installazioni site-specific.

“L’apprezzata collaborazione della Biblioteca con la Biennale per AlMadar costituisce un’occasione concreta di fraternità attraverso simboli universali, che diventano strumenti di comprensione e connessione, agevolando la relazione e la collaborazione tra culture diverse. Questo significativo progetto mira a costruire ponti tra passato, presente e futuro, celebrando la diversità delle espressioni artistiche della cultura islamica e costituendo un modello concreto di antropologia integrale”, il commento di mons. V. Angelo Zani, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa.

“La nostra Istituzione ha messo a disposizione in questa occasione vari volumi di particolare valore culturale, storico e simbolico, parte del nostro patrimonio, per contribuire alla bellezza e unicità di questa esposizione. Il ‘numero’, fin dagli albori dell’umanità, dall’esercizio più semplice della considerazione della quantità e dei rapporti tra gli esistenti fino ai più complessi sistemi matematici e di calcolo, e alle nuove tecnologie del digitale, accompagna la nostra storia umana e mette a confronto – creando ponti e connessioni – persone, culture, società, visioni filosofiche e religiose”, aggiunge don Mauro Mantovani,
Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana. (foto © Vatican Media) 

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