I medici di famiglia dal Papa, Francesco: “Il vostro ruolo è fondamentale”

Il Pontefice ha ricevuto in Vaticano trecento medici di base promotori della campagna “Thank you, Doctor!”, un’iniziativa globale promossa da SOMOS Community Care e dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), in collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita

Città del Vaticano – “Competenza” e “prossimità” sono le caratteristiche che rendono fondamentale il ruolo del “medico di famiglia”, ha affermato Papa Francesco sabato 25 maggio, ricevendo trecento medici di base provenienti da diversi continenti.

Il Vescovo di Roma li ha ringraziati per aver richiamato l’attenzione del mondo sul ruolo del medico di base con la campagna “Thank you, Doctor!”  (ThankYouDoctor.org), un’iniziativa promossa dall’associazione no profit  SOMOS Community Care di New York, con il sostegno della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) e della Pontificia Accademia per la Vita.

Ricordi d’infanzia del Papa

Nell’incontro, Papa Francesco dopo  aver salutato il dottor Ramón Tallaj, fondatore di SOMOS Community Care, e a l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Via,  ha aperto il suo cuore raccontando i ricordi più amati della sua infanzia, in particolare quando aveva cinque anni, “un 15 luglio del ’42”, quando “la mamma era in attesa del quarto figlio, e io e i miei fratelli, mio fratello era con un’influenza, è venuto il medico”.

“Un ricordo molto bello! Ci ha dato la medicina, era un raffreddore, un’influenza. Poi si è avvicinato alla mamma, che era lì con papà, e le ha toccato la pancia dicendo: ‘Eh, è tempo già! Speriamo…’. E quella stessa sera è nato il quarto figlio. Questi ricordi di tenerezza, di familiarità con il medico di famiglia, sono cose che porto con me perché in quel tempo le cose erano così, tanto belle!”, ha ricordato con emozione Papa Francesco.

Il medico, “colui che si prende cura”

Francesco si è soffermato sul significato di due aspetti qualificanti della missione del medico di famiglia. Innanzitutto, il medico è “colui che si prende cura”; al di là dei progressi scientifici, la medicina è sempre e prima di tutto un incontro di persone, è cura, vicinanza, ascolto, e “questa è la missione del medico di famiglia”, ha spiegato il Pontefice.

Ha sottolineato come il malato non solo guardi al medico in termini di competenza professionale, ma veda in lui una presenza amica che infonde fiducia nella guarigione e che, se questa non fosse possibile, continui a guardarci negli occhi fino alla fine, non lasciandoci soli. Per illustrare questo ruolo del medico, ha continuato aprendo il suo cuore: “Io ricordo da bambino il medico di famiglia che veniva a casa, ci guariva; ricordo anche la ostetrica di famiglia perché siamo in cinque, così quando veniva quella donna con la valigia, sapevamo che arrivava un fratellino! È una familiarità il medico di famiglia di allora e ho tanti bei ricordi del medico di famiglia”.

Il medico, persona “di famiglia”

Il secondo motivo per cui è prezioso il ruolo del medico di base, secondo il Papa, è quello di “essere persona ‘di famiglia’”. “La presenza del medico di famiglia, infatti, aiuta a circondare il malato con una rete di affetto, di condivisione e di solidarietà, che va oltre la fase diagnostico-terapeutica, rafforzando i rapporti umani, facendo della sofferenza un momento di comunione da vivere insieme, non solo per il bene del paziente, ma per quello di tutti: di chi cura, dei familiari, della comunità allargata”.

“Si evita così il rischio che la persona che soffre e chi le sta vicino siano risucchiati dalla macchina della burocrazia e dell’informatizzazione; o peggio, che finiscano vittime di logiche di mercato che poco hanno a che fare con la salute, soprattutto quando si tratta di persone anziane e fragili”, ha concluso il Santo Padre.

“Thank you, Doctor!”

La campagna “Thank you, Doctor!” ha già raccolto più di un milione di adesioni da persone di differenti parti del mondo e ha ottenuto il sostegno di istituzioni come la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, l’Unione Europea dei Medici di Medicina Generale e di Famiglia (UEMO), la Federazione dei Medici Cattolici del Mondo, il Consiglio Mondiale della Salute e il Journal of Research & Applied Medicine.

Le istituzioni hanno firmato la Dichiarazione per la riscoperta del medico di famiglia in cui si chiede a tutti gli attori sociali e politici di unire le forze e rimettere il rapporto medico-paziente al centro dei nostri sistemi sanitari.

Le istituzioni hanno firmato la Dichiarazione per la riscoperta del medico di famiglia in cui “a tutti gli attori sociali e politici affinché uniscano le forze e rimettano il rapporto medico-pazienteal centro dei nostri sistemi sanitari”. (foto © Vatican Media)

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