Garantire la sicurezza e non solo: la “missione” dei Vigili del Fuoco vaticani

In molti li ricordano perché sono loro a montare il camino sul tetto della Cappella Sistina quando inizia il Conclave: ma i pompieri che lavorano in Vaticano si prendono cura delle persone, dei luoghi e dei beni a 360° gradi e senza limiti di tempo

Città del Vaticano – In molti li ricordano perché sono loro a montare il camino sul tetto della Cappella Sistina quando inizia il Conclave.

O perché aiutarono pochi anni fa Papa Francesco che rimase bloccato in ascensore mentre saliva nel Palazzo Apostolico per la preghiera dell’Angelus che quella domenica iniziò con oltre mezzora di ritardo.

Eppure, con un organico di 35 unità, il Corpo dei Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano si prende cura delle persone, dei luoghi e dei beni a 360° gradi e senza limiti di tempo.

I Vigili sono anche presenti durante le celebrazioni del Papa per intervenire prontamente in caso di incendio. In effetti, il loro compito è garantire l’incolumità alle persone, occuparsi del servizio di soccorso pubblico e della prevenzione ed estinzione degli incendi in tutto il territorio dello Stato della Città del Vaticano e degli immobili menzionati negli articoli 15 e 16 del Trattato Lateranense.

“Il Corpo dei Vigili del Fuoco ha come finalità il conseguimento di tutti gli obiettivi necessari a garantire l’incolumità delle persone, il servizio di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzione degli incendi, nonché quanto previsto dalle vigenti normative”, precisa il coordinatore del Corpo, Paolo De Angelis, in un’intervista per il sito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Per entrare a far parte di questo speciale gruppo bisogna seguire alcune regole: per poter partecipare alle selezioni, negli arruolamenti nel Corpo dei Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano, i candidati, oltre ai requisiti stabiliti dal Regolamento Generale per il Personale dello Stato della Città del Vaticano, devono essere: celibi; età compresa tra i 21 compiuti ed i 25 anni da compiere; di sana e robusta costituzione psicofisica, e possedere l’idoneità alle mansioni, da valutarsi mediante specifica visita medica.

Devono essere in possesso del diploma di scuola media superiore o titolo equipollente; professione e pratica della fede cattolica.

Inoltre, alla domanda occorre allegare una lettera di presentazione del proprio parroco, oppure di un sacerdote che assicuri una seria conoscenza dell’interessato”.

Le emergenze che richiedono l’intervento dei Vigili del Fuoco in Vaticano, continua De Angelis, “sono tutte quelle inerenti il soccorso tecnico urgente, in particolare, dissesti statici, allagamenti, incidenti stradali, rimozioni di autovetture, e tutte le situazioni di comune pericolo, più o meno gravi, per persone e cose, come pure le diverse operazioni di supporto alle altre Direzioni del Governatorato”.

Inoltre, uno speciale servizio antincendio viene svolto durante le cerimonie del Santo Padre e all’eliporto nei Giardini Vaticani in occasione di arrivi e partenze per i Viaggi Apostolici, e per gli atterraggi dell’Elisoccorso dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Il Corpo ha disposizione moderne attrezzature, come moderni sono i mezzi di soccorso tra cui: un’autoscala-piattaforma da 32 metri, un’autobotte da 1250 litri e un Auto Pompa Serbatoio di ultima generazione per il servizio sull’Elisuperficie, un carroattrezzi per la rimozione dei veicoli, un veicolo polisoccorso, un Quad, vetture di servizio e veicoli per antincendio boschivo.

L’attività, se richiesta, può avvenire anche fuori dal Vaticano: “Il Corpo dei Vigili del fuoco vaticani esplica, come da regolamento, interventi di pronto intervento sul territorio dello Stato e delle zone di cui agli articoli 15 e 16 del Trattato Lateranense e successive modificazioni”, conclude De Angelis. (foto © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano website)

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