Zelensky a Roma
La città eterna blindata per l’arrivo del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Due le visite ufficiali del leader ucraino: la prima al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la seconda alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nel pomeriggio è stato ricevuto in forma privata da Papa Francesco e la sera è stato intervistato dai massimi vertici del giornalismo italiano.
Atterrato alle 10:11 all’aeroporto di Ciampino è stato accolto dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, per poi dirigersi verso l’albergo e in seguito verso il Palazzo del Quirinale, scortato da un imponente corteo. Al tavolo con il Presidente della Repubblica tenutosi nella Sala degli Arazzi erano presenti il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il segretario generale della presidenza Ugo Zampetti, il consigliere per gli affari diplomatici, Fabio Cassese, il consigliere Francesco Saverio Garofani, il consigliere per la stampa e la comunicazione, Giovanni Grasso, il consigliere per gli Affari militari Giovanni Candotti, l’ambasciatore d’Italia a Kiev, Francesco Zazo, e il consigliere dell’ufficio Affari diplomatici, Alberto Comito.
Il Presidente Mattarella, rivolgendosi al Presidente Zelensky, ribadisce il supporto italiano all’Ucraina: “Un onore averla qui a Roma. Ho chiesto di incontrarla nuovamente dopo il nostro colloquio di anni addietro anche se in questa condizione diversa, noi siamo pienamente al vostro fianco. Benvenuto presidente”.
Arrivato a Palazzo Chigi, il capo di stato ucraino è stato accolto con un abbraccio da parte della Presidente Meloni, abbraccio seguito da una stretta di mano. Il colloquio si è tenuto in inglese senza interpreti e, a seguire, il pranzo di lavoro tra i due leader. Al termine della visita sono state tenute delle dichiarazioni congiunte.
La Meloni riafferma il sostegno all’Ucraina: “Abbiamo realizzato lo scorso 26 una grande conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina per dimostrare che la nostra nazione vuole svolgere un ruolo di primo piano per la ricostruzione e che scommettiamo sulla vittoria dell’Ucraina. Mosca fermi le sue truppe”.
Quattro i concetti espressi da Zelensky: “Venite in Ucraina per vedere cosa ha fatto Putin”, “Grazie per le bandiere ucraine che ho visto a Roma”, “Vogliamo far tornare i bambini nelle scuole”, “Faremo ogni cosa per entrare nell’Ue“.
L’incontro con il Santo Padre, sotto lo sguardo della Madonna di Lujan, è stato commentato da Zelensky una volta uscito dal Vaticano: “Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini. Ho anche sottolineato decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l’aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell’unica formula efficace per raggiungere una pace giusta. Si è offerto di unirsi alla sua attuazione”.
Al termine dell’incontro privato il Papa gli fa dono di una piccola scultura che rappresenta un ramoscello d’ulivo, simbolo della pace. Il Presidente ucraino ha invece donato al Papa un’icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile.
Al termine della giornata possiamo dire che si sia tenuta l’intervista più importante del decennio. n studio con Bruno Vespa, il presidente ucraino ha difatti risposto anche alle domande dei maggiori giornalisti italiani, riuniti per l’occasione: Monica Maggioni (Direttrice Tg1), Enrico Mentana (Direttore TgLa7), Giuseppe De Bellis (Direttore SkyTg24), Nicola Porro (Conduttore Mediaset), Maurizio Molinari (Direttore Repubblica), Fabio Tanburini (Direttore Il Sole 24 Ore) eFerruccio de Bortoli (Editorialista Corriere della Sera).