Roma: la “Crocifissione bianca” di Chagall diventa accessibile anche a ciechi e sordi
Accanto all’opera, la preferita di Papa Francesco, portata a Roma da Chicago in occasione del Giubileo, è presente un’installazione tattile, parlante e in lingua dei segni pensata per rendere fruibile l’opera a un pubblico più ampio

Roma – Il Museo del Corso-Polo museale di Roma offre fino al 27 gennaio un’esperienza sensoriale che unisce arte e inclusività: per la prima volta la tela “Crocifissione bianca” di Marc Chagall è accessibile anche al pubblico con disabilità visive e uditive. Accanto all’originale, infatti, è presente un’installazione tattile, parlante e in lingua dei segni pensata per rendere fruibile l’opera a un pubblico più ampio.
Questa riproduzione è arricchita da elementi tattili con rilievi a più altezze e superfici di diversa texture, che invitano a esplorare l’opera con le mani. Inoltre un’audioguida si attiva inquadrando un QR code tattile presente nella didascalia. Il racconto è disponibile in parlato, con sottotitoli e traduzione in lingua dei segni italiana, per garantire una fruizione completa a tutte le persone, comprese quelle con disabilità uditive.
La didascalia, pensata per essere facilmente leggibile, presenta scritte ad alta leggibilità e in braille, con contrasto cromatico elevato, e utilizza un font che facilita la lettura anche alle persone con dislessia. La riproduzione è posizionata su un supporto inclinato di 30 gradi e ancorata a una base a 85 cm da terra, pensata per garantire la lettura anche ai bambini e alle persone in sedia a rotelle.
Esposta accanto al capolavoro originale di Chagall, questa versione tattile, parlante e in lingua dei segni della ‘Crocifissione bianca’ consente ai visitatori di apprezzare l’opera in una nuova dimensione. Frutto di un lavoro interdisciplinare dei progettisti Dino Angelaccio e Odette Mbuyi, l’iniziativa è stata voluta da Fondazione Roma, che conferma così il suo impegno per una cultura che sia aperta a tutti.
“Questo progetto riflette l’impegno di Fondazione Roma nel promuovere l’inclusività anche in ambito artistico – ha commentato Franco Parasassi, presidente di Fondazione Roma – per consentire esperienze culturali adatte a qualsiasi tipo di disabilità. In quest’ottica, stiamo lavorando per ampliare il numero di opere accessibili a tutte le persone”.

Don Alessio Geretti, curatore degli eventi d’arte del Giubileo, ha sottolineato l’importanza di un’arte che parli a tutti. Il 28 aprile, in occasione del Giubileo delle persone con disabilità, la riproduzione dell’opera sarà donata a Papa Francesco come simbolo dell’impegno per un’arte senza barriere. (fonte Ansa)
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