Roma: ai piedi dell’Aventino apre l’EcoCharity Garden
In vista del Giubileo e in occasione del mese dedicato alla custodia del creato, l’iniziativa “che invita a trovare pace e armonia per approfondire, attraverso un’esperienza immersiva e sensoriale, la necessità di vivere una conversione ecologica e di impegnarsi, personalmente e in comunità, a seguire le tracce dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”
Roma – La Diocesi di Roma, attraverso l’Ufficio della Pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato, e l’Ufficio di Ecologia integrale della congregazione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret propongono alle comunità parrocchiali e a quanti sono desiderosi di vivere momenti di spiritualità in chiave ecologica, così come ai pellegrini del Giubileo della Speranza, un luogo di riposo e riflessione per vivere una esperienza di sensibilizzazione e di responsabilità alla cura del creato.
“EcoCharity Garden” è il nome di questo giardino situato in via Santa Maria in Cosmedin 5, ai piedi dell’Aventino, un parco verde e spazioso “che invita a trovare pace e armonia – spiega una nota – per approfondire, attraverso un’esperienza immersiva e sensoriale, la necessità di vivere una conversione ecologica e di impegnarsi, personalmente e in comunità, a seguire le tracce dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”.
Il momento di avvio di questa esperienza è in programma domenica 8 settembre alle 10.30, all’inizio del Mese del Creato 2024, con la celebrazione eucaristia presieduta da monsignor Francesco Pesce, coordinatore pastorale per il settore Centro e direttore dell’Ufficio diocesano, seguita dall’itinerario “La camminata di Adamo”.
Durante l’anno, il giardino e la casa saranno aperti a tutti, nei limiti e nelle modalità che verranno indicate, e diventeranno un segno giubilare per tutti coloro che vogliono fermarsi per recuperare il senso profondo del loro essere cittadini e cristiani. Sarà possibile essere accolti e accompagnati in diversi percorsi guidati, vi potranno accedere in modo programmato gruppi interessati a vivere un momento di scambio e di condivisione e persone che, in occasione di eventi particolari, vogliono avvicinarsi all’esperienza proposta.
“Il Giubileo – afferma monsignor Pesce – ci richiama ad una riappacificazione con la nostra Madre Terra, a pensare sul serio la nostra vocazione di custodi del creato. È una missione che non possiamo disattendere e che può nascere solo dal nostro impegno”.
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