Papa Francesco torna al Laterano per l’Assemblea diocesana
Venerdì 25 ottobre, nella Cattedrale di Roma, il Pontefice incontrerà la comunità della Diocesi della Capitale per la conclusione del percorso “(Dis)uguaglianze”, portato avanti a partire da febbraio in occasione del cinquantesimo anniversario del convegno sui mali di Roma
Roma – Si terrà venerdì 25 ottobre, alle ore 17.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano, l’assemblea della Diocesi di Roma alla quale interverrà anche Papa Francesco. L’incontro è promosso a conclusione del percorso “(Dis)uguaglianze”, portato avanti a partire da febbraio in occasione del cinquantesimo anniversario del convegno “La responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di carità e giustizia nella città di Roma”, che si tenne dal 12 al 15 febbraio 1974 ed è noto come convegno sui “mali di Roma”.
Il vicegerente monsignor Baldo Reina introdurrà il pomeriggio di preghiera e riflessione. Seguirà un intervento del giornalista Marco Damilano, che offrirà ai partecipanti una sintesi del cammino compiuto in questi mesi con “(Dis)uguaglianze”, con l’aiuto di due testimoni. In conclusione parlerà il Santo Padre. Sono invitati i rappresentanti delle istituzioni e della società civile.
Ai responsabili delle amministrazioni locali verrà consegnato un sussidio che raccoglie il lavoro fatto dalla diocesi attraverso “(Dis)uguglianze”. Iniziato il 19 febbraio con un congresso nell’Aula della Conciliazione, che ha voluto in particolar modo fare memoria di quanto avvenuto cinquant’anni prima, con il convegno del febbraio 1974, il percorso è proseguito con una serie di incontri dedicati a diversi ambiti dove più forti sono le dinamiche di esclusione e disparità nella nostra città: la scuola, la sanità, l’abitare, il lavoro. Incontri che si sono svolti in luoghi periferici e altamente simbolici: la sede succursale dell’IIS Edoardo Amaldi a Castelverde; il policlinico di Tor Vergata; il residence Bastogi; la cooperativa “La Nuova Arca” a Castel di Leva. Durante ogni appuntamento hanno parlato i protagonisti di quel particolare ambito, dagli studenti agli operatori sanitari, da associazioni del territorio a economisti ed esperti. Non sono mai mancati i cosiddetti “germogli di speranza”, cioè quegli esempi virtuosi da cui ripartire per cercare di risolvere, almeno in minima parte, alcuni di quei “mali” che, oggi come cinquant’anni fa, affliggono la città di Roma.
“A distanza di cinquant’anni – commenta monsignor Reina – abbiamo avvertito il bisogno di riflettere sui mali della Roma di oggi e sulle responsabilità dei cristiani di fronte a queste disuguaglianze. Gli incontri vissuti nei quattro ambiti ci hanno rafforzato nella convinzione che è quanto mai necessaria la presenza della Chiesa nel dibattito pubblico. Lo dice anche san Paolo nella lettera ai Filippesi: i cristiani si comportino da “cittadini degni del Vangelo”. Non abbiamo la pretesa di risolvere tutto, ma possiamo offrire il nostro contributo, il nostro sguardo profetico e le nostre proposte di speranza, in un’ottica di collaborazione con le istituzioni civili e in particolare con il mondo del volontariato”.
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