Sinodo. Per le donne niente diaconato ma si studia un “ministero dell’ascolto”

I diaconi non sono mini-preti ma per le donne, al Sinodo, si studia un ministero con “un ruolo complementare a quello del parroco e dei catechisti”

Città del Vaticano – Continua ad emergere nei lavori del Sinodo la tematica dell’ordinazione delle donne. Sull’argomento Papa Francesco era stato chiaro, con un no secco e deciso. I lavori della seconda sessione della XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi si sono aperti però con un piccolo spiraglio, quando il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede ha detto che per il momento “i tempi non sono maturi”.

In futuro, quindi, si potrebbe arrivare all’ordinazione sacerdotale delle donne. Nel frattempo si parla di aprire a loro il diaconato. Ma, come ha detto monsignor Luis Fernando Ramos Perez, arcivescovo di Puerto Montt (Cile) nel consueto briefing in Vaticano sul Sinodo, i “diaconi non sono mini-preti, non sono sacerdoti in miniatura, è importante comprendere bene il loro ruolo”.

Il vescovo ha spiegato che nella sua diocesi ci sono più diaconi permanenti, uomini sposati con figli che svolgono un ruolo pastorale, che sacerdoti ma allo stesso tempo ha ribadito che non ci può essere una confusione di ruoli. Sulla questione è intervenuto anche il diacono Geert De Cubber, della diocesi di Gand in Belgio. “Se si parla di diaconato credo che sia necessario coinvolgere gli stessi diaconi, le loro mogli, i loro figli. Ma è importante sottolineare che, quando si parla di ministero ordinato”, ovvero la possibilità di diventare sacerdote, “bisogna porre l’accento sulla vocazione. Per esempio io non la ho”.

Resta aperto il dialogo, dentro il Sinodo, sul diaconato femminile, anche se è pressoché scontato che non verrà presa nessuna decisione al riguardo in questa assemblea. Il Prefetto del Dicastero della Fede, il cardinale Victor Manuel Fernandez, raccoglierà comunque in questi giorni i suggerimenti dei membri del Sinodo e dei teologi su questo tema. Per le donne però si pensa piuttosto ad “un ministero dell’ascolto”, è stato detto oggi nella conferenza stampa, con “un ruolo complementare a quello del parroco e dei catechisti”. (foto © Vatican Media)

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