Apparizioni mariane a Fontanelle: c’è l’approvazione del Sant’Uffizio
Il Vaticano riconosce le apparizioni della Vergine a Montechiari: “Nei messaggi della veggente nulla di contrario alla dottrina della Chiesa”
Città del Vaticano – C’è l’approvazione della Santa Sede alle apparizioni mariane di Fontanelle. Il Dicastero per la Dottrina della Fede, infatti, “non ha trovato nei messaggi diffusi da Pierina Gilli elementi che contraddicono direttamente l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla fede e la morale”. Questo quanto si legge nella lettera firmata dal prefetto dell’ex Sant’Uffizio, il cardinal Victor Manuel Fernandez, con l’approvazione scritta del Papa e inviata al vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, riguardante la devozione a Maria Rosa Mistica e i messaggi che la veggente Pierina Gilli racconta di aver ricevuto dalla Madonna nel 1947 e nel 1966.
“Nei fatti collegati a questa esperienza spirituale – si legge ancora nella lettera – non si trovano neanche aspetti morali negativi né altre criticità. Si possono, piuttosto, rinvenire diversi aspetti positivi che spiccano nell’insieme dei messaggi ed altri che, invece, meritano un chiarimento, onde evitare malintesi”.
Il via libera al riconoscimento delle apparizioni della Madonna di Fontanelle avvienarriva a poche settimane dalla pubblicazione delle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali (leggi qui), secondo le quali l’intento principale del discernimento non è più quello di stabilire l’eventuale soprannaturalità del fenomeno, quanto piuttosto di valutare dal punto di vista dottrinale e pastorale quanto è scaturito dalla sua diffusione.
Come si legge sui media vaticani, nella lettera inviata dal Dicastero sui messaggi ricevuti da Pierina Gilli, l’organo della Santa Sede sottolinea innanzitutto gli aspetti positivi, il più importante dei quali è il fatto che gli scritti della veggente “esprimono un’umile e completa fiducia nell’azione materna di Maria ed è per questo che non troviamo in lei atteggiamenti di vanagloria, di autosufficienza o di vanità, ma piuttosto la consapevolezza di essere stata gratuitamente benedetta dalla vicinanza della bella Signora, la mistica Rosa”.
Vengono dunque citati dai diari della Gilli diversi testi che esaltano Maria, ovvero la Rosa, mettendo in risalto la sua bellezza, collegata alla bontà, ed insieme gli effetti che sperimenta chi la incontra. Il Dicastero fa notare che “mentre esalta questa bellezza di Maria con tutto il suo affetto e la sua ammirazione, Pierina riconosce chiaramente che tutto ciò che Maria fa in noi ci orienta sempre verso Gesù Cristo”.
Tra le manifestazioni citate nella lettera anche una dello stesso Cristo, che ha ispirato nella veggente una profonda fiducia in lui: “Nel guardarlo mi sentivo fortemente attratta a Lui, ad amarlo: tanto era buono, bello, misericordioso! Non trovo parole per esprimere ciò che ha fatto rapire la mia anima in Lui!… [il Signore disse:] ‘Tieni sempre fisso lo sguardo in Me per scrutare e indovinare ciò che voglio da te, ossia desidero impossessarmi totalmente delle tue facoltà, affinché tu possa sempre compiere azioni ispirate dal Mio Amore”. Tra i messaggi di Pierina se ne trovano alcuni che “esprimono un forte senso di comunione ecclesiale”.
Nei diari della veggente, spiega il Dicastero per la Dottrina della Fede, sono però anche presenti “espressioni non sempre adeguate, le quali richiedono un’interpretazione”. Si tratta di testi nei quali la Madonna viene presentata come mediatrice che esercita un ruolo frenante della giustizia divina e dei “terribili castighi”. Il contesto rappresentato dall’insieme dei messaggi, scrive il Dicastero, fa però capire che “non si vuole certo veicolare un’immagine di Dio o di Cristo lontani o privi di misericordia, che debbano essere “frenati” da una “mediazione” di Maria”.
Il Dicastero mette anche odine in riferimento a quelle espressioni che Pierina non spiega come “Maria Redenzione”, “Maria di Grazia”, “Maria Mediatrice” ecc: “Si deve ricordare – afferma il Dicastero – che soltanto Gesù Cristo è il nostro unico Redentore… Allo stesso tempo, va sostenuto che soltanto il Signore può agire nel cuore delle persone donando la grazia santificante che eleva e trasforma”. La cooperazione di Maria “va intesa sempre nel senso della sua intercessione materna e nell’ambito del suo aiuto a creare disposizioni perché noi possiamo aprirci all’azione della grazia santificante”. Solo in quest’ottica, conclude il Dicastero, “possiamo sostenere che la proposta spirituale che scaturisce dalle esperienze narrate da Pierina Gilli in relazione a Maria Rosa Mistica non contiene elementi teologici o morali contrari alla dottrina della Chiesa”.
Dopo la pubblicazione della lettera del Dicastero, il vescovo di Brescia con un Decreto sancisce il nihil obstat come previsto dalle nuove Norme. La Chiesa, pur non esprimendosi con certezza sull’autenticità soprannaturale, riconosce i segni di un’azione dello Spirito e incoraggia a promuovere la diffusione del fenomeno, compresi i pellegrinaggi. Mons. Tremolada invita quindi i fedeli della diocesi a partecipare alla Messa solenne nel Santuario fissata per sabato 13 luglio alle 17.00.
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