Finanze vaticane: Papa Francesco taglia lo stipendio ai cardinali

Per i porporati che svolgono il proprio servizio nella Curia Romana via la Gratifica per la Segreteria e l’Indennità di Ufficio

Città del Vaticano – Basta eccessi. Il Papa lo aveva chiesto poche settimane fa ai principi della Chiesa. Bisogna tagliare il superfluo (leggi qui). Detto fatto. Dopo aver tolto ai cardinali lo sconto sugli affitti degli appartamenti di proprietà della Santa Sede, e dopo aver tagliato già del 10% il loro stipendio a marzo 2021, il Pontefice torna a modificare la busta paga dei cardinali che svolgono il loro servizio nella Curia Romana.

I porporati sono stati avvisati del taglio in busta paga con una lettera che reca in calce la firma del Prefetto dell’Economia, Maximino Caballero Ledo, datata 18 ottobre ma resa nota solo in queste ore. nella missiva si legge che verrà “sospesa l’erogazione della Gratifica per la Segreteria e della Indennità di Ufficio finora riconosciute tra gli emolumenti mensili”.

Normalmente un porporato di Curia ha uno stipendio di circa 5.500 euro. La Gratifica per la Segreteria, voce presente nella busta paga dei cardinali che hanno ricevuto la berretta rossa da venticinque anni, ammonta a circa 500 euro.

Come ricordato all’inizio, questa decisione arriva a poco più di un mese dalla lettera-richiamo inviata dal Pontefice ai cardinali dove Francesco indicava la necessità di “uno sforzo ulteriore da parte di tutti affinché un deficit zero non sia solo un obiettivo teorico ma una meta effettivamente realizzabile”.

Ed è proprio alla luce di questo che il responsabile del Dicastero per l’Economia annuncia “altre misure, che sono allo studio da parte dei competenti organismi, richiederanno il contributo da parte di tutti”. La decurtazione verrà attivata a partire dal primo novembre, “confidando che tale provvedimento verrà accolto nel più autentico spirito di cooperazione per il bene della Chiesa”. (foto © Vatican Media) 

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